Made in CHINA

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sembola

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... perchè il prodotto palesemente made in china viene venduto come per ITALIANO?
Perchè è la dizione "made in Italy" è perfettamente lecita quando l'ultima fase produttiva significativa è svolta in Italia. Per cui se io Sembola importo dei telai grezzi e li faccio verniciare e montare posso legittimamente scriverci sopra "made in Italy". Ma non divaghiamo, l'unico marchio citato è statunitense e non ha mai nascosto l'ubicazione delle fabbriche dei suoi prodotti.

...i telai pesano meno???chi mi dice che quelli di marca non abbiano meno resina?o meno trasparente/verniciatura
Se conoscessi cos'è il composito, sapresti che minore è la quantità di resina, maggiore la qualità e minore il peso. Meno resina è un pregio, non un difetto.


perchè dover far causa???
nel mondo non sono tutti italiani, pronti ad inculare la gente...mi spiego sull'esperienza di altri acquisti in china (le ruote in carbonio per bdc) nei casi in cui c'è stato bisogno di sostituzione dopo accertamenti (a qlc addirittura solo con foto) non si sono mai e dico mai tirati indietro...in italia possiamo dire la stessa cosa?
La questione è completamente diversa. In Europa chi produce e vende un prodotto qualsiasi ne è responsabile civilmente e penalmente (Codice del Consumo): il che significa che qualunque azienda produca o metta in commercio (leggi: produttore o distributore) deve stipulare una polizza di responsabilità civile, oppure toccare ferro e sperare che non succeda mai nulla ai propri clienti. Paragonare il prezzo di chi vende sottostando a queste ed altre spese e quello di chi queste spese non ce le ha è completamente errato sotto tutti i punti di vista.


Le risate si fanno anche a fare causa ad un'italianissima o americanissima azienda...basta guardare i libretti di istruzioni (quando forniti) per vedere la montagna di clausole inserite che inficiano la garanzia e il fatto che non si assumono la responsabilità.
Clausole che in tutta Europa non valgono l'inchiostro su cui sono scritte. Il classico disclaimer "si declina ogni respoonsabilità etc etc." non ha alcun valore legale :spetteguless:


Se ti va bene (e intendo dire molto bene) ti sostituiscono il componente, se ti fai male sono affari tuoi, (e comunque l'obbligo della prova spetta all' attore), morale un sacco di soldi spesi, tempi biblici e nessuna garanzia di aver ragione, la responsabilità civile non è un argomento convincente
Libero di pensarla così. Però la prima causa civile in Italia per responsabilità da prodotto, quando ancora la normativa non era stata accorpata nel Codice del Consumo, ha riguardato una mountainbike cui si era rotta il cannotto di sterzo. E l'attore ha visto riconosciute le proprie ragioni.
Chi pecora si fa il lupo se lo mangia. Ma cospargersi anche di ketchup mi pare un po' troppo ;-)


Peccato che a noi alla fine i 448,2€ diventano spesso 1.200 o talvolta anche 1.500.............un ricarico decisamente eccessivo per fare solo da tramite....
Quale sia il ricarico "giusto" non lo possiamo decidere nè tu nè io. Se il telaio viene venduto a 1200 euro significa che ci sono abbastanza consumatori disposti a spendere quella cifra.
Se poi entriamo nel dettaglio, ti faccio notare che con quel telaio ci devono mangiare, pagare le spese e le tasse in due: l'importatore ed il negoziante (e l'importatore anche pagarci la polizza RC, perchè DEVE averla). Due contro zero: ogni paragone è fuori luogo.
Senza contare che è tutto da dimostrare che quel telaio sia identico a quello "di marca". Magari non interessa, nel senso che seppure diverso il telaio fa lo stesso il suo lavoro, ma dal punto di vista concettuale non è la stessa cosa parlare di un telaio standard rimarchiato o di un progetto appositamente realizzato.

Ecco perchè sono un fautore del prodotto MADE IN ITALY, perchè i costidi produzione e della materia prima sono decisamente più alti.......e poi fa girare l'economia italiana che in un momento come questo non fa per niente male!!!!

Morale della favola: compro Specialized o Gas29???........GAS29!!!!!!! almeno lascio i miei soldini a casa!!!!!!!!
Prova a chiedere a GAS29, che è specializzato in tutt'altra cosa (acciaio) quanto costerebbe un telaio in carbonio analogo ad uno Specialized realizzato in Italia o in qualunque altro paese europeo :spetteguless:
Come sempre vediamo di paragonare mele con mele, e non con pere :il-saggi:
 
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Senza contare che è tutto da dimostrare che quel telaio sia identico a quello "di marca". Magari non interessa, nel senso che seppure diverso il telaio fa lo stesso il suo lavoro, ma dal punto di vista concettuale non è la stessa cosa parlare di un telaio standard rimarchiato o di un progetto appositamente realizzato.


E' da dimostrare anche il contrario se vogliamo !
è i costi di un telaio per un importatore non sono quelli indicati ma molto più bassi .
 

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cmq , qualità o meno, su diversi siti tedeschi, vendono dei telai in carbonio privi di marca con relativa forcella (molto simile alla niner) che nn sono davvero malaccio!
Con 700-800 euro ti porti a casa un telaio molto simile all's-works ht e danno la garanzia di 2 anni. Diciamo che per farsi un bel muletto nn è male e nn penso che siano proprio scadenti a livello di qualità costruttiva, ma bypassando i vari marchi, il prezzo scende parecchio.

Questo è il modello acquistato da un amico e assemblata molto bene, il peso è 8,1kg.........
Da sottolineare anche la cura costruttiva con l'attacco post mount per il freno posteriore, il passaggio dei cavi,movimento centrale bb30, forcella teapered.......non male, vero?
 

gas29

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Prova a chiedere a GAS29, che è specializzato in tutt'altra cosa (acciaio) quanto costerebbe un telaio in carbonio analogo ad uno Specialized realizzato in Italia o in qualunque altro paese europeo :spetteguless:
Come sempre vediamo di paragonare mele con mele, e non con pere :il-saggi:
Ti rispondo volentieri; Se parliamo di un monoscocca, per i numeri che si fanno in Italia è improponibile fare stampi in diverse misure, l'incidenza sul singolo telaio sarebbe elevatissima e finirebbe per costare al pubblico attorno ai 3000 euro.
Se invece parliamo di fasciato a tubi o di pluriscocca assemblati (con uno stampo per il carro e uno per il triangolo), allora vedete voi quanto costano i raffinati FRM; il problema è che poi si va sempre dagli stessi 2 o 3 terzisti. a farseli assemblare, quindi i telai si assomigliano molto, e col fasciato non si riesce a stare sotto il kg!
 
cmq , qualità o meno, su diversi siti tedeschi, vendono dei telai in carbonio privi di marca con relativa forcella (molto simile alla niner) che nn sono davvero malaccio! Con 700-800 euro ti porti a casa un telaio molto simile all's-works ht e danno la garanzia di 2 anni. Diciamo che per farsi un bel muletto nn è male e nn penso che siano proprio scadenti a livello di qualità costruttiva, ma bypassando i vari marchi, il prezzo scende parecchio. Questo è il modello acquistato da un amico e assemblata molto bene, il peso è 8,1kg......... Da sottolineare anche la cura costruttiva con l'attacco post mount per il freno posteriore, il passaggio dei cavi,movimento centrale bb30, forcella teapered.......non male, vero?

... niente male ... ormai non ci stupisce più nulla ... :celopiùg: :celopiùg: :celopiùg: ... e comunque si compra sempre più online !!!
 

sembola

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E' da dimostrare anche il contrario se vogliamo !
è i costi di un telaio per un importatore non sono quelli indicati ma molto più bassi .

Un telaio "standard", realizzato da un terzista e rimarchiato in Italia è una cosa: un telaio realizzato su progetto e con specifiche precise è un'altra.

Che poi con l'uno e con l'altro si possano fare le stesse cose è pacifico. Meno pacifico è dire che "sono uguali".

Se poi vogliamo insistere con la tiritera degli importatori ingordi che se ne approfittano, vi dico: provateci. Poi mi dite che popo' di paese di bengodi è...:spetteguless:



cmq , qualità o meno, su diversi siti tedeschi, vendono dei telai in carbonio privi di marca con relativa forcella (molto simile alla niner) che nn sono davvero malaccio!
Con 700-800 euro ti porti a casa un telaio molto simile all's-works ht e danno la garanzia di 2 anni. Diciamo che per farsi un bel muletto nn è male e nn penso che siano proprio scadenti a livello di qualità costruttiva, ma bypassando i vari marchi, il prezzo scende parecchio.
Concordo, anche l' On-one Scandal Carbon costa quella cifra lì.


...finirebbe per costare al pubblico attorno ai 3000 euro...
Appunto: praticamente 1000 euro più dell' Sworks. Difficile riuscire a venderlo.
 

Ispettore Zenigata

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Clausole che in tutta Europa non valgono l'inchiostro su cui sono scritte. Il classico disclaimer "si declina ogni respoonsabilità etc etc." non ha alcun valore legale :spetteguless:



Libero di pensarla così. Però la prima causa civile in Italia per responsabilità da prodotto, quando ancora la normativa non era stata accorpata nel Codice del Consumo, ha riguardato una mountainbike cui si era rotta il cannotto di sterzo. E l'attore ha visto riconosciute le proprie ragioni.
Chi pecora si fa il lupo se lo mangia. Ma cospargersi anche di ketchup mi pare un po' troppo ;-)


In un mondo perfetto hai ragione, ma purtroppo viviamo in un mondo non esattamente così;
qualsiasi prodotto che tu acquisti ha dei dettami tecnici e dei limiti (peso, utilizzo, entrambi ecc).
Se hai un problema e fai causa al produttore, devi essere tu (secondo il C.C. l’onere della prova spetta all’attore) a dimostrare che hai seguito fedelmente le indicazioni date dal costruttore.
Inoltre su determinati componenti (le forcelle ed i telai ad esempio) sono indicati degli intervalli di manutenzione e i controlli da eseguire e la frequenza. Alcuni di questi controlli hanno una frequenza assurda e sfido chiunque ad eseguirli. Nel caso in cui tu abbia un problema dovresti dimostrare che hai effettuato il controllo…… se hai lo scontrino del meccanico del giorno prima ok, ma altrimenti che prova puoi portare in sede legale?
Inoltre se il disclaimer “si declina ogni responsabilità”” non ha valore, lo scrivere “si declina ogni responsabilità per un uso non corretto del prodotto” o “si declina ogni responsabilità per un uso diverso da quello originale” pesano come macigni. Su alcuni libretti di istruzioni c’è anche la definizione precisa (sulla quale si può essere d’accordo o meno) degli usi, XC,AM,FR,DH. Pertanto anche in questo caso andrebbe dimostrato che l’uso sia sempre stato confacente a quello originale.
Inoltre le garanzie coprono sempre e solo i difetti della cosa (e gli eventuali danni causati dal difetto stesso), pertanto comportamenti quali :imperizia, negligenza, incapacità, uso diverso da quello originale non sono inclusi, e molto spesso è un bel challenge dimostrarlo in sede legale.
Pur essendo ovvie queste considerazioni, la linea è molto sottile fra difetto o uso improprio…
Infine il sistema giuridico, i costruttori sono “tarati” sul sistema legale americano che è iperprotettivo e dove è fin troppo facile per gli utenti finali farsi riconoscere dei rimborsi danni.
E’ ovvio che finchè c’è una forcella da sostituire o un telaio crepato, per il costruttore diventa più facile (e meno oneroso) sostituire il pezzo che imbarcarsi in una controversia legale, ma se si chiede un risarcimento oppure ci sono danni alle persone, tutte le informazioni contenute nel libretto d’istruzioni assumono un peso diverso.
Comunque anche ammesso di aver ragione, significa imbarcarsi in anni (in alcune città decenni) di udienze, rinvii, processi, spese legali ecc ecc, pertanto costi e difficoltà oggettive enormi

Libero di pensarla così. Però la prima causa civile in Italia per responsabilità da prodotto, quando ancora la normativa non era stata accorpata nel Codice del Consumo, ha riguardato una mountainbike cui si era rotta il cannotto di sterzo. E l'attore ha visto riconosciute le proprie ragioni.


Se ti riferisci al ciclista di Vicenza che è rimasto ferito per rottura del cannotto di sterzo, ha ottenuto una sentenza favorevole (non ancora il risarcimento) nel 2011 per un incidente molto grave accaduto nel 2003). Evitando qualsiasi commento inserisco qui qui il link dell’ articolo [url]http://www.ladomenicadivicenza.it/a_ITA_1780_1.html[/URL] poi ognuno si farà l’idea di chi sono “le pecore e lupi”. Una sola amara considerazione, questa è la sentenza in primo grado, ed è facoltà del condannato ricorrere in appello (pertanto se il condannato volesse potrebbe prorogare questa agonia)…
Comunque, mi sai dire quante cause sono state le cause intentate per responsabilità del prodotto per mtb, e quante di queste sono state accolte? E i tempi medi di giudizio? :nunsacci:
 

sembola

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In un mondo perfetto hai ragione, ma purtroppo viviamo in un mondo non esattamente così....
Hai ragione, ma vorrei precisare ulteriormente quanto ho scritto.

Non sto dicendo "non comprate un telaio su Alibaba perchè se si rompe non si può fare causa a nessuno". Sto dicendo che chi vende bici o telai in Italia o in UE è di fatto costretto a stipulare una polizza RC in quanto è astrattamente responsabile in sede civile, cosa che ha un costo rilevante e che va considerato quando paragoniamo i prezzi di un venditore italiano od europeo con quelli di un venditore in Cina, che può invece permettersi di ignorare queste problematiche. Tutto qui :prost:


Se ti riferisci al ciclista di Vicenza che è rimasto ferito per rottura del cannotto di sterzo, ha ottenuto una sentenza favorevole (non ancora il risarcimento) nel 2011 per un incidente molto grave accaduto nel 2003).
No, io mi riferisco alla primissima applicazione del concetto di responsabilità da prodotto (l'allora vigente DPR 224/1988), tribunale di Monza, 20 luglio 1993.


Comunque, mi sai dire quante cause sono state le cause intentate per responsabilità del prodotto per mtb, e quante di queste sono state accolte? E i tempi medi di giudizio? :nunsacci:
Posso provare a cercare. Va considerato però che è impossibile conoscere quante cause intentate sono state composte in via bonaria senza arrivare a sentenza.
 

babylonboss26

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forse c'è anche un altro aspetto che va considerato: i prodotti realizzati nei paesi asiatici hanno un costo finale molto basso perchè il costo della manodopera è ai limiti dello schiavismo. E nn dimentichiamo che le maggiori marche di mtb producono i loro telai proprio in asia e magari dalle stesse aziende che produco i telai venduti su alibabà.
Non credo che si tratti di materiali scarsi o lavorazioni mediocri ma di sfruttamento della manodopera che produce un costo finale dell'oggetto molto basso.
Le aziende cosiddette made in italy che producono in quei luoghi sono la maggior parte e abbracciano ogni settore produttivo, moda, auto, mobili, ecc, ecc, quindi nn ci si può aspettare che rispettino i diritti dei consumatori, quando nn rispettano nemmeno quelli dei lavoratori che producono i beni!!!
 
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sembola

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forse c'è anche un altro aspetto che va considerato: i prodotti realizzati nei paesi asiatici hanno un costo finale molto basso perchè il costo della manodopera è ai limiti dello schiavismo. E nn dimentichiamo che le maggiori marche di mtb producono i loro telai proprio in asia e magari dalle stesse aziende che produco i telai venduti su alibabà.
Non credo che si tratti di materiali scarsi o lavorazioni mediocri ma di sfruttamento della manodopera che produce un costo finale dell'oggetto molto basso.
Le aziende cosiddette made in italy che producono in quei luoghi sono la maggior parte e abbracciano ogni settore produttivo, moda, auto, mobili, ecc, ecc, quindi nn ci si può aspettare che rispettino i diritti dei consumatori, quando nn rispettano nemmeno quelli dei lavoratori che producono i beni!!!

Permettimi ma questa è demagogia (e ot per giunta).

Nel caso specifico stiamo parlando di produzioni ad alto contenuto tecnologico, spesso ampiamente automatizzate, dove il costo del lavoro influisce ma non come in altri settori a più elevata intesità di manodopera e dove sono richieste competenze e capacità di livello più elevato. Parlare di "schiavismo" è completamente fuori luogo, senza contare che andrebbe chiesto a chi lavora se preferisce farlo in fabbrica pagato poco per i nostri parametri ma abbastanza per i loro o lavorare come una bestia in campagna e guadagnare niente. Ma andremmo molto, molto OT.
 

Skrag72

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Quale sia il ricarico "giusto" non lo possiamo decidere nè tu nè io. Se il telaio viene venduto a 1200 euro significa che ci sono abbastanza consumatori disposti a spendere quella cifra.
Se poi entriamo nel dettaglio, ti faccio notare che con quel telaio ci devono mangiare, pagare le spese e le tasse in due: l'importatore ed il negoziante (e l'importatore anche pagarci la polizza RC, perchè DEVE averla). Due contro zero: ogni paragone è fuori luogo.
Senza contare che è tutto da dimostrare che quel telaio sia identico a quello "di marca". Magari non interessa, nel senso che seppure diverso il telaio fa lo stesso il suo lavoro, ma dal punto di vista concettuale non è la stessa cosa parlare di un telaio standard rimarchiato o di un progetto appositamente realizzato.

Hai Ragione, il ricarico giusto non possiamo deciderlo ne tu ne io, ma possiamo decidere da chi comprare e io compro da chi non ricarica del 400% che è una percentuale fuori da ogni schema commerciale........
Scusa se parlo così, ma io faccio il rappresentante di porte e finestre e i ricarichi medi si aggirano al 35/40%, così come molti altri articoli in Italia.....
Siamo d'accordo che l'aliquota in percentuale di ricarico possa variare da settore a settore, ma il 400% è TROPPO!!!!!

Infine nel prezzo finale che avevo citato avevo già incluso le spese di assicurazione..........non difendere l'indifendibile!!!!!!

Concludo col fatto che i telai "simili" a quelli di marca potrebbero essere identici, in quanto in Cina non ti garantiscono che se gli porti uno stampo o un progetto la produzione sia dedicata esclusivamente a te, anzi è certo che introducano lo stesso prodotto in un mercato parallelo sotto altre vesti e lo rivendono, anche perchè il loro guadagno è principalmente sulla vendita diretta e non sulla produzione per conto terzi a cifre MOLTO più basse. Tutto questo lo scrivo perchè ne ho le prove, aziende note come DeFonseca sulle pantofole, LOTTO sulle scarpe ginniche,LIEBHER sulle bilance,...etc,etc,etc.....fanno produrre in Cina coscenti del fatto che un prodotto identico a quello fatto realizzare oriente esca dallo stesso stabilimento senza il loro marchioe autorizzazione..........QUINDI per comprare un made in China italiano, compro un made in China cinese, tenendomi centinaia e centinaia di eurini in tasca....., altrimenti ( come già detto in precedenza ) compro MADE iN ITALY originale!!!!
 

babylonboss26

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anche le produzioni di alto contenuto tecnologico necessitano di strumentazioni e apparati costruiti da uomini.
Sarà demagogico ma il discorso della lavorazione, della mancanza di diritti e norme di sicurezza, fà si che la maggior parte delle aziende leader nel settore mtb produce i propri mezzi in quei posti e nn certo perchè in usa o europa mancano i mezzi e le menti. Fidati, forse schiavismo è eccessivo ma siamo più o meno vicini.
Chiuso mega OT ;-)
 
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Skrag72

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anche le produzioni di alto contenuto tecnologico necessitano di strumentazioni e apparati costruiti da uomini.
Sarà demagogico ma il discorso della lavorazione, della mancanza di diritti e norme di sicurezza, fà si che la maggior parte delle aziende leader nel settore mtb produce i propri mezzi in quei posti e nn certo perchè in usa o europa mancano i mezzi e le menti. Fidati, forse schiavismo è eccessivo ma siamo più o meno vicini.
Chiuso mega OT ;-)

Concordo in pieno!!!!!
 

Oniriko77

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per la sentenza del ciclista di Vicenza questa frase è troppo mitica :
"aveva consigliato alla vittima stessa di montare una forcella Rst, la migliore sul mercato"
:smile:
 

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Biker superis
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[un telaio realizzato su progetto e con specifiche precise è un'altra.

Che poi con l'uno e con l'altro si possano fare le stesse cose è pacifico. Meno pacifico è dire che "sono uguali".

Se poi vogliamo insistere con la tiritera degli importatori ingordi che se ne approfittano, vi dico: provateci. Poi mi dite che popo' di paese di bengodi è...:spetteguless:



Chi ti dice che non sono realizzati su progetto ?

Non puoi sapere se sono uguali o no

Appunto perchè ho provato di posso parlare così
 

sembola

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Hai Ragione, il ricarico giusto non possiamo deciderlo ne tu ne io, ma possiamo decidere da chi comprare...
D'accordo al 100%. Il problema è che non tutti possono farlo, per esempio chi non ha abilità ed esperienza a livello meccanico non può battere la strada dell' online.

... e io compro da chi non ricarica del 400% che è una percentuale fuori da ogni schema commerciale........
Scusa se parlo così, ma io faccio il rappresentante di porte e finestre e i ricarichi medi si aggirano al 35/40%, così come molti altri articoli in Italia.....
Siamo d'accordo che l'aliquota in percentuale di ricarico possa variare da settore a settore, ma il 400% è TROPPO!!!!!
Permettimi, stai di nuovo confondendo mele con pere. E' come se tu confrontassi il prezzo di una porta acquistata in fabbrica e che il compratore si deve montare da sè a quello di una porta acquistata da un mobiliere che la fa arrivare da un distributore che la acquista in fabbrica e te la installa chiavi in mano. Vanno benissimo entrambi i casi, ma chi sceglie la prima soluzione non può poi dare del ladro al mobiliere...

Infine nel prezzo finale che avevo citato avevo già incluso le spese di assicurazione..........non difendere l'indifendibile!!!!!!
Questo punto l'ho già spiegato, è l'azienda italiana quella che rischia di essere trascinata in tribunale, ed è lei a doversi assicurare. Quello che fa (eventualmente) l'azienda cinese riguarda lei e non l'importatore/distributore.


Concludo col fatto che i telai "simili" a quelli di marca potrebbero essere identici, in quanto in Cina non ti garantiscono che se gli porti uno stampo o un progetto la produzione sia dedicata esclusivamente a te, anzi è certo che introducano lo stesso prodotto in un mercato parallelo sotto altre vesti e lo rivendono, anche perchè il loro guadagno è principalmente sulla vendita diretta e non sulla produzione per conto terzi a cifre MOLTO più basse.
E' un'analisi un po' (molto) semplicistica.

Nel settore delle bici ci sono due linee di produzione: una "generica", quasi sempre realizzata su progetto della fabbrica stessa o comunque da uffici tecnici in loco, che viene prodotta e venduta a chiunque; ed una "specifica", su progetto specifico e costruita in esclusiva.

Per non dire che mi sembra un tantino azzardato pensare che una fabbrica guadagni più dalle vendite di qualche centinaio di telai direttamente in occidente rispetto alle decine di migliaia che vengono commissionati e realizzati per i marchi che noi tutti conosciamo.

anche le produzioni di alto contenuto tecnologico necessitano di strumentazioni e apparati costruiti da uomini.
Sarà demagogico ma il discorso della lavorazione, della mancanza di diritti e norme di sicurezza, fà si che la maggior parte delle aziende leader nel settore mtb produce i propri mezzi in quei posti e nn certo perchè in usa o europa mancano i mezzi e le menti. Fidati, forse schiavismo è eccessivo ma siamo più o meno vicini.
Se parlassimo di tessile probabilmente ti darei ragione. Ma produrre delle bici o dei PC richiede macchinari evoluti e operai specializzati, che non sono propriamente semplici da trovare ed economici da pagare, anche e soprattuto nella Cina di oggi.
Se poi vogliamo usare la Cina come capro espiatorio di tutti i nostri errori, allora alzo le mani.
 

marco10

Biker poeticus
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Concludo col fatto che i telai "simili" a quelli di marca potrebbero essere identici, in quanto in Cina non ti garantiscono che se gli porti uno stampo o un progetto la produzione sia dedicata esclusivamente a te, anzi è certo che introducano lo stesso prodotto in un mercato parallelo sotto altre vesti e lo rivendono, anche perchè il loro guadagno è principalmente sulla vendita diretta e non sulla produzione per conto terzi a cifre MOLTO più basse....
sul mercato parallelo ci finiscono anche i materiali scartati dal cliente principale :spetteguless:

non sono molto addentro al mercato delle bici, ma mi pare che i principali costruttori facciano produrre a Taiwan, e non è la stessa cosa.

per quanto riguarda le cause, il condannato potrà anche tirarla lunga nei tempi di risarcimento ma l'avvocato se lo deve pagare, quindi la causa non è gratis per nessuna delle due parti.
 

sembola

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Appunto perchè ho provato di posso parlare così
Immagino che tu abbia trovato un telaio identico esteriormente (non simile, ma proprio uguale) ad un Air Carbon o ad un Flash (per fare degli esempi) ed abbia verificato quote e peso... :il-saggi:
Ripeto, con un cinese nobrand fai le stesse cose che fai con un Flash, salvo fare il figo al bar la domenica mattina :mrgreen: Tra questo e dire che sono uguali ce ne passa.


sul mercato parallelo ci finiscono anche i materiali scartati dal cliente principale :spetteguless:
Qualcosina, ma molto, molto poco.
So per certo che è usanza che quello che non soddisfa le specifiche viene distrutto sotto gli occhi dei clienti e/o dei loro emissari. Ovviamente parliamo di aziende che producono modelli esclusivi e ci tengono a continuare a farlo, e non di copie taroccate, come accadde per i primi S'Works.


per quanto riguarda le cause, il condannato potrà anche tirarla lunga nei tempi di risarcimento ma l'avvocato se lo deve pagare, quindi la causa non è gratis per nessuna delle due parti.
Chi soccombe in genere paga tutte le spese, a meno che si tratti di una vicenda poco chiara e/o di relativa importanza, in cui capita che il giudice disponga la compensazione delle spese.
 

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