e belin abbiamo espresso lo stesso concetto, ma tu sei stato un pochino più crudo..........
e belin abbiamo espresso lo stesso concetto, ma tu sei stato un pochino più crudo..........
agriturismi farlocchi con tutti i comfort di un hotel *****...e questo è proprio un chiaro esempio di 'montagna a consumo'...
Questo conferma la mia personale opinione: si deve partire dall'uomo.
Che va ricostruito in toto.
Solo dopo questo passaggio potremo avere una qualche speranza di successo nel ricostruire i borghi stuprati dagli ecomostri ecc ecc..
Va trovata una nuova identità che apra una nuova via mediante la quale rapportare le individualità all'ambiente naturale che le ospita.
di agricoltura in montagna non si campa, di turismo si.
esempio: un paio di anni fà abbiamo fatto una tre giorni zaino in spalla in Val Maira, sopra Cuneo, bellissime valli, molto selvagge e disabitate. abbiamo alloggiato in rifugi e b&b, da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente...
ma guardandosi intorno si notava come la zona sia poco sopra la soppravvivenza, poche aziende agricole, un piccolo panettiere/supermarket, nessun negozio, molti segni di spopolamento, pochi o nessun servizio pubblico come poste, pronto soccorso o simili, strade vecchie.
insomma: son belle le vacanze in un posto simile, ma viverci tutti i giorni è dura. se le valli si spopolano poi nessuno va a sistemare le vecchie strade militari, le malghe, i rifugi alpini.
quindi se da cittadini quali siamo vogliamo goderci le montagne "incontaminate" (anche qui ci sarebbe da discutere cosa significa) dobbiamo accettare che ci vive viva e personalmente ritengo che una delle attività umane meno invasive per la montagna sia proprio il turismo (con metodo)
In genere queste eccelse realizzazioni dell'ingegno umano fanno beare gli architetti che celebrano la potenza dell'estetica e il predominio dell'uomo che ulteriormente marca la sua presenza ingombrante sulla natura.a me ha sempre messo un pelino di ansia quella megastruttura sulla A22 Brennero nei pressi di Rovereto: il nerocubo hotel (probabilmente non capisco nulla di design...)
esempio: un paio di anni fà abbiamo fatto una tre giorni zaino in spalla in Val Maira, sopra Cuneo, bellissime valli, molto selvagge e disabitate. abbiamo alloggiato in rifugi e b&b, da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente...
ma guardandosi intorno si notava come la zona sia poco sopra la soppravvivenza, poche aziende agricole, un piccolo panettiere/supermarket, nessun negozio, molti segni di spopolamento, pochi o nessun servizio pubblico come poste, pronto soccorso o simili, strade vecchie.
insomma: son belle le vacanze in un posto simile, ma viverci tutti i giorni è dura. se le valli si spopolano poi nessuno va a sistemare le vecchie strade militari, le malghe, i rifugi alpini.
..qualcosa è fuori posto nella figura....cosa?
intendo che se da quella valle se ne vanno tutti o quasi il b&b dove ho dormito chiude, il panettiere dove ho comprato i panini la mattina chiude, la bella strada militare utilizzata dai malgari che ho percorso decade, il benzinaio dove ho fatto gasolio per tornare a casa chiude ecc. ecc.non ti seguo, soprattutto quando scrivi " son belle le vacanze in un posto simile" "da turista è stato bellissimo, bei posti, poca gente"
e poi "nessun negozio, pronto soccorso, poste, ..."
ma sei andato per andare in montagna o cosa ??
"viverci tutti i giorni è dura" : hai parlato con gli abitanti del posto ??
ma non ci vuole molto a capire che un posto si sta spospolando, dei buoni indicatori sono l'età media della gente che vedi, le case chiuse (nel senso di non abitate), i negozi e gli altri servizi.
vedi, lo dici tu stesso: serve il turismo con metodo (e anche di massa perchè citi i merenderos) per far vivere le valliguarda, la valle maira la frequento da quando sono bambino....e ti assicuro che si sta ripopolando...ma in maniera poco evidente, poco ingombrante, poco visibile..solo però grazie ad un turismo che si vede poco, perché ben mimetizzato tra i boschi e le vette, e soprattutto sostenibile (nel senso che il unmero di turisti e le attività svolte possono esser eben sopportate dalla valle)..certo, ad agosto a Chiappera vi sono molti merenderos...ma in pochi e definiti luoghi.
vedi, lo dici tu stesso: serve il turismo con metodo (e anche di massa perchè citi i merenderos) per far vivere le valli
vedi, lo dici tu stesso: serve il turismo con metodo (e anche di massa perchè citi i merenderos) per far vivere le valli
non hai capito molto di quanto scritto
i merenderos, in questi posti, portano solo l'auto, il culo, la griglia o il cesto del picnic, e basta.
Il turismo che si muove rispettoso per boschi, pochi gruppi e sparsi per l'intera stagione (i tedeschi non arrivano tutti a luglio e agosto... ), non ha bisogno di nulla che non ci sia già in quella valle. Non ha bisogno di strade più belle come tu lamentavi, non ha bisogno di maggiori comfort o esercizi commerciali, perché è un turismo che ricerca proprio una valle poco antropizzata, con molti dei più bei percorsi della regione in mtb o a piedi.
E gran merito a tutto ciò è il fatto che è una valle senza impianti si risalita...
E in inverno si pratica sci di fondo, ciaspole, scialpinismo...e anche qui, poca gente, ben distribuita, ben rispettosa, enon ci sono neppure i merenderos...ma ti assicuro che i b&b e pensioni lavorano, e bene.
E gran merito a tutto ciò è il fatto che è una valle senza impianti si risalita....
Il turismo che si muove rispettoso per boschi, pochi gruppi e sparsi per l'intera stagione , non ha bisogno di nulla che non ci sia già in quella valle. Non ha bisogno di strade più belle come tu lamentavi, non ha bisogno di maggiori comfort o esercizi commerciali, perché è un turismo che ricerca proprio una valle poco antropizzata, con molti dei più bei percorsi della regione in mtb o a piedi.
Un vero paradiso non c'è che dire; a questo punto l'unica cosa che potrebbe rovinare un così perfetto equilibrio in quella valle, sarebbe se qualche statuetta di madonnina locale si mettesse a piangere...
hai dimenticato in "pochi e definiti luoghi"
comunque è ovvio che arrivano anche i merenderos, ma se il merenderos arriva a Chiappera forse non è lo stesso che arriva a Sestriere o se è lo stesso incomincia a ragionare e forse inizia a capire che è meglio Chiappera e pian piano si trasformerà in alpinsta o trekker o bikers e lascerà ad altri il ruolo di merenderos
ragiona in prima persona: tu perché sei andato in Val Maira e cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto ??
ovviamente non puoi risponderti "bello, c'era poca gente" e poi "brutto, non c'era il centro estetico"
non mi pare di aver detto che il turismo deve essere capillarmente diffuso ne che devono per forza essere cafoni, ne che tutte le valli devono offrire lo stesso prodotto.non hai capito molto di quanto scritto
i merenderos, in questi posti, portano solo l'auto, il culo, la griglia o il cesto del picnic, e basta.
Il turismo che si muove rispettoso per boschi, pochi gruppi e sparsi per l'intera stagione (i tedeschi non arrivano tutti a luglio e agosto... ), non ha bisogno di nulla che non ci sia già in quella valle. Non ha bisogno di strade più belle come tu lamentavi, non ha bisogno di maggiori comfort o esercizi commerciali, perché è un turismo che ricerca proprio una valle poco antropizzata, con molti dei più bei percorsi della regione in mtb o a piedi.
E gran merito a tutto ciò è il fatto che è una valle senza impianti si risalita...
E in inverno si pratica sci di fondo, ciaspole, scialpinismo...e anche qui, poca gente, ben distribuita, ben rispettosa, enon ci sono neppure i merenderos...ma ti assicuro che i b&b e pensioni lavorano, e bene.