Qualche info sulla pianificazione

john deere power

Biker cesareus
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cube elite scr 29"
Dal mio punto di vista questa tabella è un mare di errori:
1) non ha senso parlare di fondo lento, lungo, lento salita....etc..(che poi vorrei proprio sapere chi si inventa sti termini).
Dal punto di vista dell'allenamento aerobico si lavora o in aerobia o in fisiologico, parlare di salite, lento, lungo, medio, corto, non ci rappresenta nulla, il nostro cuore lavora in base agli stimoli che riceve e alla situazione di contorno in cui si trova, poco importa se questo stimolo arriva da una salita, da una pianura o da una discesa, l'importante è il tipo di stimolo a cui è sottoposto indipendentemente dalla causa che lo provoca.
2) specificare dei range di bpm cosi ristretti da riferire a qualsiasi capacità non ha senso (tipico esempio di come la ricerca di precisione spesso si trasforma in confusione).
3) la soglia aerobica non esiste e se intendevano la soglia anaerobica allora non ho ben capito a cosa sono riferite tali percentuali.
x il primo sono d'accordo,comunque il rapporto tra forza muscolare applicata e relativa fc non e' la stessa,a parita' di range(lento,medio ecc )tra salita e pianura.infatti chi si cimenta nelle ripetute toste,avra' ben visto che lavorare a soglia in salita e' paurosamente piu' facile che farlo in pianura.la seconda non l'ho capita,anch'io non comprendo i range di pochi battiti che fanno diventare matti a starci dentro(dopo aver lavorato con i watt posso dire che comunque i range di fc lasciano il tempo che trovano,perche' a parita' di sforzo prodotto,oggi potrei fare una salita 160 bpm e domani potrei farla a 140..),ma comunque dei paletti vanno messi.uno sforzo aerobico al 70% della fc max e' una cosa,uno sforzo aerobico all'89% della fc max e' una cosa parecchio piu' impegnativa
 

Caponord

Biker superis
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quasi nord
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Dal mio punto di vista questa tabella è un mare di errori:
1) non ha senso parlare di fondo lento, lungo, lento salita....etc..(che poi vorrei proprio sapere chi si inventa sti termini).
Dal punto di vista dell'allenamento aerobico si lavora o in aerobia o in fisiologico, parlare di salite, lento, lungo, medio, corto, non ci rappresenta nulla, il nostro cuore lavora in base agli stimoli che riceve e alla situazione di contorno in cui si trova, poco importa se questo stimolo arriva da una salita, da una pianura o da una discesa, l'importante è il tipo di stimolo a cui è sottoposto indipendentemente dalla causa che lo provoca.
2) specificare dei range di bpm cosi ristretti da riferire a qualsiasi capacità non ha senso (tipico esempio di come la ricerca di precisione spesso si trasforma in confusione).
3) la soglia aerobica non esiste e se intendevano la soglia anaerobica allora non ho ben capito a cosa sono riferite tali percentuali.

Siccome la tabella con i range cardiaci per approcciare l'allenamento è derivata dal link su come allenarsi in linea di massima, che ho postato io qualche post indietro, specifico che è opera di JFB07 alias Jury, cioè uno dei preparatori e biomeccanici più apprezzati e stimati (vedere i vari 3d che lo riguardano sopratutto su bdc-forum...), io andrei un pelo più cauto a spararci a zero; non capisco nenache cosa ci sia di strano a differenziare il regime di fondo lento, medio, veloce e soglia: tutto il mondo dell'allenamento ciclistico che conosco, a qualsiasi livello, utilizza queste definizioni, dandogli il medesimo significato e impostando i vari allenamenti su questi range. Anche io la prima volta che ho ricevuto i miei protocolli di allenamento non capivo come mai distinguere la soglia pianura dalla soglia salita; continuo a non capirne il motivo, ma ho sperimentato (come anche scritto da john deere sotto) che è ben diverso fare lavori in soglia in salita rispetto alla pianura. Davide Cassani stesso diceva che durante i suoi ultimi anni di agonismo non riusciva più ad eseguire lavori in soglia in pianura, in fase di preparazione.
Per il punto 3) basta che leggi attentamente il link che ho riportato e vedrai che è chiaro...
Ho letto con molto interesse i tuoi post; ho trovato cose molto interessanti e magari nuove, ma continuo a ritenerle vaghe e poco poco pertinenti con l'ambito ciclistico amatoriale..(parere mio eh!...).

x il primo sono d'accordo,comunque il rapporto tra forza muscolare applicata e relativa fc non e' la stessa,a parita' di range(lento,medio ecc )tra salita e pianura.infatti chi si cimenta nelle ripetute toste,avra' ben visto che lavorare a soglia in salita e' paurosamente piu' facile che farlo in pianura.la seconda non l'ho capita,anch'io non comprendo i range di pochi battiti che fanno diventare matti a starci dentro(dopo aver lavorato con i watt posso dire che comunque i range di fc lasciano il tempo che trovano,perche' a parita' di sforzo prodotto,oggi potrei fare una salita 160 bpm e domani potrei farla a 140..),ma comunque dei paletti vanno messi.uno sforzo aerobico al 70% della fc max e' una cosa,uno sforzo aerobico all'89% della fc max e' una cosa parecchio piu' impegnativa

Concordo con te...ho però provato ad allenarmi usando la potenza al posto del cuore ma personalmente mi sono ricreduto: i clicloamatori non si allenano per lavoro: oltre alla bici abbiamo lavoro, famiglia, stress vari...il cuore tiene conto e memoria di tutto questo! se un giorno non sale o sale troppo, credo sia controproducente non tenerene conto ed insistere seguendo i watt...non siamo macchine e per noi amatori vale ancora di più...in ambito amatoriale viene meno anche il concetto di tripletta di carico che senza usare i watt non si riuscirebbe a gestire....anche questo parere mio eh!...
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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... se un giorno non sale o sale troppo, credo sia controproducente non tenerene conto ed insistere seguendo i watt...non siamo macchine e per noi amatori vale ancora di più...in ambito amatoriale viene meno anche il concetto di tripletta di carico che senza usare i watt non si riuscirebbe a gestire.......

infatti è un concetto che per quanto mi ostini non riesco a capire, e/o nessuno mi ha mai fatto capire convincendomi anche: i watt non è che si producono da soli pigiando il pedale dell' acceleratore dell' auto e tui guidi solamente, ma salgono se sale il cuore, ovvio che se insisti ed insisti giorno dopo giorno sei sempre più affaticato, ergo non sale più la fc.
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Ok...ma allora se si parla di pianificazione in generale cosa c'entra dire che la resistenza aerobica si sviluppa tra 130 150 bpm, che è pure concettualmente sbagliato, o parlare di quantità di lattato o di pedalare per 50' (che è pure sbagliato)??? Se si vuole stare sul generico si parla di cicli macrocicli fasi super compensazione periodicizzazione ed obiettivi. Stop. Sono fatti discretamente bene dei 3d al riguardo da federico frulloni reperibili su questo forum, oppure ci si può fare una cultura corretta, aggiornata , e molto precisa e specifica su bdc forum, cercando il 3d di roberto massa (interssantissimo e iperspecifico) oppure di jfb07 moolto di aiuto per un amatore...

aggiungo anche che fino a un anno e mezzo fa io ero un 'atleta evoluto'. I miei valori cardiaci però erano lontani da quelli da te indicati..per me superare i 180bpm anche in gara voleva dire passare a miglior vita.., mentre tu lo chiami submassimale...il vo2max inoltre è un valore che non si allena. Rappresenta la cilindrata del nostro motore. Uno ci nasce ci va in bici e ci muore con lo stesso vo2max. È un fattore genetico. Nel ciclismo soprattutto a livello amatoriale si punta ad allenare la potenza e la resistenza aerobica cioè facendo allenamenti sempre entro la soglia. personalmente il fuorisoglia lo allenavo solo gareggiando. In sostanza conoscere la propria soglia è la base della pianificazione..

Come in qualsiasi ambito scientifico, i numeri sono sempre da considerare "mediamente applicabili" e quindi generici.

Non esistono due atleti uguali in tutto il mondo.

Tuttavia sappi che i numeri indicati sono quelli indicati dalla FIN (federazione italiana nuoto) e, per quanto ovvio, le capacità fisiologiche e le metodologie di sviluppo delle stesse, discendendo sostanzialmente dal ciclo di Krebs, sono identiche - e quindi applicabili - a qualsiasi disciplina sportiva.

In sintesi: quanto indicato da mixmaxmaxxx è correttissimo, anche perchè - nel 2015 - (e come diceva H.Eistein) basta studiare quanto gli altri hanno già scoperto.
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Dal mio punto di vista questa tabella è un mare di errori:
1) non ha senso parlare di fondo lento, lungo, lento salita....etc..(che poi vorrei proprio sapere chi si inventa sti termini).
Dal punto di vista dell'allenamento aerobico si lavora o in aerobia o in fisiologico, parlare di salite, lento, lungo, medio, corto, non ci rappresenta nulla, il nostro cuore lavora in base agli stimoli che riceve e alla situazione di contorno in cui si trova, poco importa se questo stimolo arriva da una salita, da una pianura o da una discesa, l'importante è il tipo di stimolo a cui è sottoposto indipendentemente dalla causa che lo provoca.
2) specificare dei range di bpm cosi ristretti da riferire a qualsiasi capacità non ha senso (tipico esempio di come la ricerca di precisione spesso si trasforma in confusione).
3) la soglia aerobica non esiste e se intendevano la soglia anaerobica allora non ho ben capito a cosa sono riferite tali percentuali.

Quoto.

PS: di fatto, però, la soglia aerobica "esiste", anche se è da intendere (finito il warm up) come la soglia oltre la quale ha senso parlare di intensità (bassa-media) tale da allenare "la capacità aerobica".
Come ben sappiamo, vi sono sforzi che, seppur dominati da trasformazione dell'energia per via aerobica, non portano al superamento di quella soglia "necessaria" per incrementare le capacità aerobiche di base.

;-)
 

john deere power

Biker cesareus
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Siccome la tabella con i range cardiaci per approcciare l'allenamento è derivata dal link su come allenarsi in linea di massima, che ho postato io qualche post indietro, specifico che è opera di JFB07 alias Jury, cioè uno dei preparatori e biomeccanici più apprezzati e stimati (vedere i vari 3d che lo riguardano sopratutto su bdc-forum...), io andrei un pelo più cauto a spararci a zero; non capisco nenache cosa ci sia di strano a differenziare il regime di fondo lento, medio, veloce e soglia: tutto il mondo dell'allenamento ciclistico che conosco, a qualsiasi livello, utilizza queste definizioni, dandogli il medesimo significato e impostando i vari allenamenti su questi range. Anche io la prima volta che ho ricevuto i miei protocolli di allenamento non capivo come mai distinguere la soglia pianura dalla soglia salita; continuo a non capirne il motivo, ma ho sperimentato (come anche scritto da john deere sotto) che è ben diverso fare lavori in soglia in salita rispetto alla pianura. Davide Cassani stesso diceva che durante i suoi ultimi anni di agonismo non riusciva più ad eseguire lavori in soglia in pianura, in fase di preparazione.
Per il punto 3) basta che leggi attentamente il link che ho riportato e vedrai che è chiaro...
Ho letto con molto interesse i tuoi post; ho trovato cose molto interessanti e magari nuove, ma continuo a ritenerle vaghe e poco poco pertinenti con l'ambito ciclistico amatoriale..(parere mio eh!...).



Concordo con te...ho però provato ad allenarmi usando la potenza al posto del cuore ma personalmente mi sono ricreduto: i clicloamatori non si allenano per lavoro: oltre alla bici abbiamo lavoro, famiglia, stress vari...il cuore tiene conto e memoria di tutto questo! se un giorno non sale o sale troppo, credo sia controproducente non tenerene conto ed insistere seguendo i watt...non siamo macchine e per noi amatori vale ancora di più...in ambito amatoriale viene meno anche il concetto di tripletta di carico che senza usare i watt non si riuscirebbe a gestire....anche questo parere mio eh!...
assolutamente!infatti ho sempre continuato ad usare il cardio x questo,concordo pienamente che allenarsi non e' semplice x noi amatori,infatti e' molto ma molto frequente caricare troppo e presentarsi alle gare troppo stanchi.il cardio rimane sempre un buon termometro x capire il nostro stato fisico :il-saggi:
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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infatti gli stradisti che sono andati a correre in mtb,hanno sempre fatto grossi risultati da subito.il contrario invece richiede piu' tempo(vedi hesjedal,evans..)

Su questo, non me ne volere, io ci metto anche una buona dose di pensiero "malpensante"...
Ossia nel mondo della BDC PRO, come ormai dismostrato e tristemente noto, il Doping regna sovrano... mentre penso che nella MTB, dati i minori interessi economici, vi sia meno dominio della componente chimica (anche in relazione alla maggiore "tecnicalità" del gesto: in XC, se non sai anche andare forte in discesa, non arriverai mai tra i primi).
Ecco che, quindi, un BDC Pro si porta dietro molto altro che semplice forma fisica data dall'allenamento...
 

john deere power

Biker cesareus
19/1/13
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infatti è un concetto che per quanto mi ostini non riesco a capire, e/o nessuno mi ha mai fatto capire convincendomi anche: i watt non è che si producono da soli pigiando il pedale dell' acceleratore dell' auto e tui guidi solamente, ma salgono se sale il cuore, ovvio che se insisti ed insisti giorno dopo giorno sei sempre più affaticato, ergo non sale più la fc.
non proprio.i watt,anche se sei stanco morto e fai una sparata di un minuto,salgono eccome,anche se il cuore "dorme".e' ovvio che se il cuore ci dice che non siamo in giornata x caricare,sara' impossibile mantenere wattaggi elevati x molto tempo,come in ripetute medio-lunghe.in sostanza la resistenza,cioe' la capacita' di compiere un elevato lavoro nel tempo,se siamo affaticati,sara' molto inferiore a quello che potrebbe essere da freschi.questo vuol dire molti watt medi in meno e picchi di watt piu' bassi rispetto alle proprie "potenze critiche"
 

Caponord

Biker superis
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Ma che sfiga!!!
Pensavo di aver trovato un articolo che in modo semplice forniva una parvenza di programma di allenamento adatto ad un neofita (lo sottolineo) come me ed invece scopro che si basa su assunti confusi e senza senso.
Hai letto l'articolo? Ho ritrovato alcuni dei concetti riportati nel tuo post.

Dato che in un messaggio chiedevi commenti, mi permetto di farne uno.
I tuoi due articoli sono molto interessanti ma rivolti essenzialmente ad un pubblico esperto. Ho notato poi che quando vi parlate tra esperti, .

mbricicletta vai tranquillo che se fai un test di soglia e riesci a seguire le tabelle dell'articolo citato, da maggio in poi ti accorgi del cambio di ritmo! per qualcosa di più preciso occorre farsi fare la preparazione personalizzata...
 

Caponord

Biker superis
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Su questo, non me ne volere, io ci metto anche una buona dose di pensiero "malpensante"...
Ossia nel mondo della BDC PRO, come ormai dismostrato e tristemente noto, il Doping regna sovrano... mentre penso che nella MTB, dati i minori interessi economici, vi sia meno dominio della componente chimica (anche in relazione alla maggiore "tecnicalità" del gesto: in XC, se non sai anche andare forte in discesa, non arriverai mai tra i primi).
Ecco che, quindi, un BDC Pro si porta dietro molto altro che semplice forma fisica data dall'allenamento...

E' vero ma non credo sia questo il motivo! Credo invece che, siccome nalla bdc girano i soldi ed in mtb no, i ciclisti più forti finiscono comunque in BDC (tipo Sagan o Evans) per ovvi motivi! Purtroppo non credo proprio che ci si dopi di meno in mtb...
 
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john deere power

Biker cesareus
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Su questo, non me ne volere, io ci metto anche una buona dose di pensiero "malpensante"...
Ossia nel mondo della BDC PRO, come ormai dismostrato e tristemente noto, il Doping regna sovrano... mentre penso che nella MTB, dati i minori interessi economici, vi sia meno dominio della componente chimica (anche in relazione alla maggiore "tecnicalità" del gesto: in XC, se non sai anche andare forte in discesa, non arriverai mai tra i primi).
Ecco che, quindi, un BDC Pro si porta dietro molto altro che semplice forma fisica data dall'allenamento...
certo,ma non pensare che basta doparsi per andare piu' forte.il doping ematico che l'ha fatta da padrone in questo ventennio,ha creato il presupposto per allenarsi piu' intensamente e piu' a lungo.se ti dopi ma non aumenti i carichi di lavoro,ti dopi x nulla.ovviamente,un prof stradista abituato a fare sei-sette ore di gara a tutta x tre settimane di fila,magari a due o addirittura tre riprese tra maggio e settembre(grandi corse a tappe)oltre a un sacco di altre competizioni,arrivando a gareggiare anche 120 giorni l'anno,quando si presenta ad una marathon o anche un cross country,anche se non ha una tecnica eccelsa,spopola come minimo.mi ricordo nei primi anni novanta dei mediocri prof su strada,arrivati in mtb,erano diventati campioni
 

giorgibe

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non proprio.i watt,anche se sei stanco morto e fai una sparata di un minuto,salgono eccome,anche se il cuore "dorme".e' ovvio che se il cuore ci dice che non siamo in giornata x caricare,sara' impossibile mantenere wattaggi elevati x molto tempo,come in ripetute medio-lunghe.in sostanza la resistenza,cioe' la capacita' di compiere un elevato lavoro nel tempo,se siamo affaticati,sara' molto inferiore a quello che potrebbe essere da freschi.questo vuol dire molti watt medi in meno e picchi di watt piu' bassi rispetto alle proprie "potenze critiche"

si tutto ok, ma il cuore ha comunque lavorato, ed infatti lo si vede dopo durante il recupero. se tu per esempio invece lavori con ripetute in soglia, già lo sai che ti ci vuole un po' per andare in ritmo, basta tenerne conto. non dico che controllare anche i watt sia inutile, è che casomai bisogna farlo assieme alla fc, ma se devo scegliere per forza il monitoraggio di un solo parametro, personalmente scelgo sempre la fc. c'è un passaggio in non mi ricordo più quale articolo che parla di allenamento con watt ecc ecc, dove parla di accoppiamento curve fc/watt, quando avviene tale accoppiamento vuol dire che si è svolta a sufficienza la parte di condizionamento generale ecc ecc ( circa eh, vado a memoria ), quindi si può passare ad altro, come se in precedenza un allenatore e/o atleta esperto non sapessero se fosse già tempo di farlo anche senza sapere i watt ( senza contare l'effetto di stabilizzazione temporale dei risultati ottenuti ).
 

Caponord

Biker superis
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Come in qualsiasi ambito scientifico, i numeri sono sempre da considerare "mediamente applicabili" e quindi generici.

Non esistono due atleti uguali in tutto il mondo.

Tuttavia sappi che i numeri indicati sono quelli indicati dalla FIN (federazione italiana nuoto) e quanto indicato da mixmaxmaxxx è correttissimo, anche perchè - nel 2015 - (e come diceva H.Eistein) basta studiare quanto gli altri hanno già scoperto.


:spetteguless: su questo non avevo il minimo dubbio!!! E' un mese che ripeto che si parla di nuoto!!
 
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:spetteguless: su questo non avevo il minimo dubbio!!! E' un mese che ripeto che si parla di nuoto!!

Come indicato, il ciclo di Krebs e la fisiologia sono common ground per tutte le discipline.
Le cellule funzionano allo stesso modo, sia che si faccia nuoto, mtb, bdc.

Diverse sono invece le qualità che vanno allenate, ma solo se si passa ad un livello atletico molto elevato o se si parla di gesti tecnici "particolari" o che implicano muscolatura particolare.

Ma le regole, la pianificazione, le capacità da sviluppare, le FC, ecc... sono le medesime.
 

giorgibe

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comunque per [MENTION=59447]mixmaxmaxxx[/MENTION] , una cosa che mi interesserebbe, visto che si parla di pianificazione e che di imparare non si finisce mai, prendendo spunto anche dal nuoto, li per caso si usa una periodizzazione mista, ovvero un po' di tutto ( forza, resistenza, ritmi gara, velocità ) mescolati assieme in cicli brevi o brevissimi, tipo settimanali o anche giornalieri ?
so che in parte nella pesistica lo fanno con ottimi risultati, pure nel nuoto almeno credo, in atletica o ciclismo hanno provato ma con risultati discordanti. io personalmente sono abbastanza tradizionalista in questo campo, per questo sport con distanze medio lunghe
( cioè non dh, trial, figure ) per me va bene una periodizzazione lineare o lineare inversa
( prima volume poi intensità oppure prima intensità poi volume a seconda se siano rispettivamente prove corte o molto lunghe ), ma le idee nuove sono sempre ok, basta poi saperle usare però ( parlo di me ).
 

Caponord

Biker superis
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Come indicato, il ciclo di Krebs e la fisiologia sono common ground per tutte le discipline.
Le cellule funzionano allo stesso modo, sia che si faccia nuoto, mtb, bdc.

Diverse sono invece le qualità che vanno allenate, ma solo se si passa ad un livello atletico molto elevato o se si parla di gesti tecnici "particolari" o che implicano muscolatura particolare.

Ma le regole, la pianificazione, le capacità da sviluppare, le FC, ecc... sono le medesime.

Ohhh e quì finalmente ci siamo! Io credo che ogni sport abbia 'gesti tecnici particolari o che implicano muscolatura particolare'! Sicuramente lo è la PEDALATA nel ciclismo, il tipo di fibre muscolari coinvolte ma sopratutto COME sono portate a lavorare (intensità, durata dello sforzo, velocità di contrazione e coordinamento neuromuscolare tra spinta e richiamo del pedale!).
E' dal primo post di minmaxmaxx che non mi sembra corretto assegnare a questa componente specifica un ruolo secondario, neppure nella fase iniziale della pratica del ciclismo (..il neofita)! Il nostro rendimento come ciclisti, passa ovviamente dall'allenamento del 'motore' ma è imprescindibile dal gesto pedalato! E di questo bisogna tenerne conto già nella pianificazione! e di questo ne tengono conto tutti i preparatori che conosco quando impostano un programma! A me, cicloamatore evoluto o neofita, interessa sapere cosa fare e quando farlo in sella o sui rulli. Importa sapere se utile o meno correre, fare pesi, fare skialp! Importa magari meno sapere che nuoto e ciclismo condividono il ciclo di Krebs.
Siamo ciclisti e...pedaliamo!
 

DOGO

Biker delirius tremens
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comunque per [MENTION=59447]mixmaxmaxxx[/MENTION] , una cosa che mi interesserebbe, visto che si parla di pianificazione e che di imparare non si finisce mai, prendendo spunto anche dal nuoto, li per caso si usa una periodizzazione mista, ovvero un po' di tutto ( forza, resistenza, ritmi gara, velocità ) mescolati assieme in cicli brevi o brevissimi, tipo settimanali o anche giornalieri ?
so che in parte nella pesistica lo fanno con ottimi risultati, pure nel nuoto almeno credo, in atletica o ciclismo hanno provato ma con risultati discordanti. io personalmente sono abbastanza tradizionalista in questo campo, per questo sport con distanze medio lunghe
( cioè non dh, trial, figure ) per me va bene una periodizzazione lineare o lineare inversa
( prima volume poi intensità oppure prima intensità poi volume a seconda se siano rispettivamente prove corte o molto lunghe ), ma le idee nuove sono sempre ok, basta poi saperle usare però ( parlo di me ).

La risposta è semplice:
- tolta la resistenza aerobica della prima parte dell'anno (ricondizionamento), tutto il resto sarà sempre un mix delle qualità da sviluppare, con priorità alla qualità da sviluppare con maggiore enfasi nel singolo mesociclo.

Poi tutto dipende dal mesociclo: durante il periodo di allenamento specifico di sviluppo della tolleranza al lattato - che poi dipende dalla specialità, perchè un BDC da gara a tappe si allena in modo diverso da un velocista da Pista... così come un atleta Marathon si allena in modo diverso da una XC da distanze brevi - è difficile inserire lavori di grande volume (il volume - mai eccessivo - viene usato semplicemente come opportunità di scarico).

Diverso è il tema della "Potenza" o "Forza submax": questa qualità deve essere costantemente richiamata, sempre in relazione al tipo di disciplina.

Inoltre tutto dipende dalle caratteristiche e dalla storia dell'atleta: ad esempio nel nuoto un pallanuotista arriverà con un bagaglio di forza submax superiore ad un nuotatore da mezzofondo.
Allo stesso modo un ciclista su pista arriverà con maggior forza di un MTB da Marathon.


In sintesi: durante ogni microciclo vi è il coinvolgimento sia dell'anaerobico, sia dell'aerobico, sia del lattacido, sia dell'alattacido.... i vari ingredienti devono essere mixati in modo abile e strutturato e programmato.

Se la domanda era "si può allenare tutto, senza priorità", la risposta è "no, non si può... a meno che si voglia non migliorare".
 

valerio_vanni

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La risposta è semplice:
- tolta la resistenza aerobica della prima parte dell'anno (ricondizionamento), tutto il resto sarà sempre un mix delle qualità da sviluppare, con priorità alla qualità da sviluppare con maggiore enfasi nel singolo mesociclo.

Leggo spesso di "cicli", rapportati a una stagione agonistica.
Ma per chi gira tutto l'anno e non fa gare ha comunque senso fare dei cicli?
 

mbricicletta

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mbricicletta vai tranquillo che se fai un test di soglia e riesci a seguire le tabelle dell'articolo citato, da maggio in poi ti accorgi del cambio di ritmo! per qualcosa di più preciso occorre farsi fare la preparazione personalizzata...

Grazie mille: mi hai dato uno scoglio a cui aggrapparmi!
Mi ero perso nel 3d e non riuscivo a venirne fuori. Troppi se, troppi ma e forse, troppe opzioni che io non riesco a decifrare.
Oggi mi sono arrivati i nuovi rulli che ho montato e provato subito.
Seguirò le indicazioni dell'articolo: almeno sono una base!
Purtroppo, nonostante la buona volontà di molti, non sono riuscito a ricavare indicazioni di base utili per chi come me fino ad ora si è allenanto (o meglio non si è alllenato) semplicemente pedalando alla ricerca di nuovi strade e nuovi panorami!

GRAZIE!!!
 

Caponord

Biker superis
8/8/09
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Leggo spesso di "cicli", rapportati a una stagione agonistica.
Ma per chi gira tutto l'anno e non fa gare ha comunque senso fare dei cicli?

Per te ha più senso goderti la bici quando vuoi e come vuoi avendo più o meno un rendimento sempre uguale, oppure impegnarti a seguire un programma che ti costringe a fare quello che devi e non quello che vuoi (quando ti alleni), ma che gradatamente aumenta il tuo rendimento e ti permette di andare sempre un pochettino più forte?
La risposta puoi saperla solo tu...
 

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