"Si dicono moderni, ma
in realtà vogliono riportare il mondo indietro di milioni di anni.
Sono gli uomini delle caverne, gli
estremisti del nuovo potere economico .
La loro
mentalità è
paleolitica : il mondo è del più forte, la clava è il profitto, e
la terra è una preda.
Si distinguono perché si battono minacciosamente il petto gridando lo
slogan: “
Grandi lavori“.
Amano scavare nuove caverne e
gallerie per farci passare un supertreno superveloce ma non sanno costruire un normale,
decoroso treno per i pendolari.
Perché una delle loro
paleobugie è questa : una cosa
fatta male che va più in fretta
è meglio di una cosa fatta bene che va più piano.
Sono
eiaculatori precoci, che non ce la fanno a godere del mondo.
Stupidi e avidi,
pitecantropi e pidueantropi, insistono in un progetto ormai fallito, un modello di sviluppo che non riesce più a progredire, ma solo a
riportare indietro la qualità della vita di tutti.
Grugniscono: “non ci lasceremo intimidire”,
si dicono moderni e chiamano gli altri arretrati.
Togliamogli dalla bocca questa bugia.
Arretrato è chi sceglie il progetto che piace agli
affaristi e ai mafiosi.
Moderno è chi sceglie il
progetto migliore.
Arretrato è chi fa
propaganda a ciò che ha già deciso, come tutti i vecchi dittatori.
Moderno è chi lo fa
discutendone prima.
Fare il
ponte di Messina è una cazzata ducesco- neroniana.
Mettere a posto le
ferrovie dei pendolari, la Salerno-Reggio Calabria, lo
svincolo di Mestre e la tangenziale di Milano, rifare gli acquedotti , gli argini e i porti, questo sarebbe
moderno.
Vendere un biglietto dove è segnata
un’ora in meno da Milano a Napoli e poi fare
tre ore di ritardo, è un vecchissimo trucco.
Arrivare in orario da Milano a Napoli sarebbe una trovata modernissima.
Emmenthal Lunardi non è moderno, gli appalti agli amici sono vecchi come il mondo.
Ed è vecchio opportunismo essere un giorno
europeista e un giorno
devoluzionista.
I valsusini non solo contestano la Tav, ma
fanno anche proposte. Hanno dell’economia
una visione molto più moderna e complessa rispetto agli uomini delle caverne.
Saper riconoscere i
punti critici della storia, quella dove il progresso si incrina e si rompe, è opera di
alta ingegneria.
I
vecchi cavernicoli almeno avevano un alibi:
dovevano imparare tutto ogni giorno.
Questi invece
non hanno imparato e capito un c...o.
Continuano a fare miliardi con la
spremuta di dinosauro, il
petrolio preistorico, e non glie ne frega niente di pensare a cosa accadrà quando sarà finito.
Per questo gli uomini delle caverne sono
furibondi: perché hanno
di fronte una civiltà superiore.
Gente che sa vedere
il mondo come un organismo vivo, non come a una materia prima, e sa pensare a un futuro.
Perciò
mille volte più moderni e realisti di loro.
E adesso, pitrecantropi onorevoli e/o affaristi, andate pure nel
vostro ristorante preferito a mangiare la tartare di mammuth, a parlare di
dividendi, a far bancarotte e speculazioni.
Ma dalla manica della giacca blu, spunta il pelo.
Chiamatevi col vostro nome:
siete uomini delle caverne quotati in borsa, negli ultimi anni avete scavato un tunnel , e adesso non sapete come uscirne.
Usate pure la clava e il manganello , ma
non dite che è
in nome del progresso."
Stefano Benni, il lupo.