News Andreas Tonelli muore cadendo in bici nelle Dolomiti

VinciTrail

Biker poeticus
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E' un lavoro @marco e come tale devono pubblicizzarlo, credo che alcune volte ne farebbero volentieri a meno ma non è che si campa di passione e MTB...
Il pane va portato a casa...
ma guarda, io vivo in montagna, ci vado e ci sono sempre andato.. ho amici/conoscenti che fanno le Guide Alpine (paragonabile alla guida MTB se vogliamo restare in tema).
Ovviamente pubblicano sui social alcune foto o qualche reel delle loro uscite e sinceramente non ci vedo nulla di male. E' un modo gratuito di farti pubblicità.
Ma se uno di questi amici Guide Alpine decide di spingersi oltre ed alzare sempre più l'asticella NON è questione di lavoro.. lo fai per 1000 altri motivi (che non entro nel merito) ma sicuramente non per lavoro perchè i clienti gli avresti comunque.
Se ti vuoi vivere la montagna e la tua passione! Se cerchi la notorietà e qualche €€€ facile in più allora è un altro discorso!

Però non puoi dire che NON si campa di passione. Ci campi eccome!
Se già fai la GA o Guida MTB hai fatto della tua passione un lavoro.. quindi ci campi eccome! Volendo..
 

marco

Herr Kaleu
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Diverse
E' un lavoro @marco e come tale devono pubblicizzarlo, credo che alcune volte ne farebbero volentieri a meno ma non è che si campa di passione e MTB...
Il pane va portato a casa...

vero, però è un lavoro legato a filo doppio con i social, con tutti gli estremi del famoso algoritmo da accontentare.
Io stamattina sono rimasto sconcertato da questo scambio di battute. Soprattutto da quelli che sono andati a cercare un vecchio post per rispondere ad un morto.

tonelli.jpg
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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nel medio Brenta
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due...
vero, però è un lavoro legato a filo doppio con i social, con tutti gli estremi del famoso algoritmo da accontentare.
Io stamattina sono rimasto sconcertato da questo scambio di battute. Soprattutto da quelli che sono andati a cercare un vecchio post per rispondere ad un morto.

Vedi l'allegato 692410
epperò, anche lui non è che rispondeva con gentilezza (e il bacino è solo aumentare la presa per il culo).
 

VinciTrail

Biker poeticus
29/5/18
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Tesero - Val di Fiemme
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it's the algoritmo baby: più commenti hai, più il post viene fatto vedere. Quindi provocare o creare roba divisiva paga.
ok ma si torna al discorso delle scelte personali!
Se metti in piazza quello che fai (parlo in generale non di Andreas) devi mettere in conto anche le critiche e messaggi poco piacevoli..
Se provochi, crei contenuti divisivi e lo fai di proposito tanto per avere visual il tuo lavoro o la tua passione centra veramente poco.
Lo fai per €€ e per esibizionismo diciamo!
 
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Claudiop77

Biker velocissimus
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Prima di tutto Riposa in Pace.

Il commento questa volta hanno raccolto te ....
viene veramente da una persona senza cuore ... sarebbe un commento da segnalare per quanto mi riguarda.

Andate a vedere la storia di quell'ebete io non ho resistito gli ho risposto in privato.
 
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Pietro.68

...estiqaatsi...
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due...
it's the algoritmo baby: più commenti hai, più il post viene fatto vedere. Quindi provocare o creare roba divisiva paga.
ok. scegli di essere divisivo o provocatorio e allora non c'è da stupirsi che qualcuno poi vada a ricercare il post e scriva che il morto era un c......e che se le cercava...
 
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lorenzom89

Biker paradisiacus
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emilia romagna
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it's the algoritmo baby: più commenti hai, più il post viene fatto vedere. Quindi provocare o creare roba divisiva paga.
Mah io sta cosa dell'algoritmo la vedo fino a un certo punto. L'algoritmo lo VUOI soddisfare ma mica lo DEVI soddisfare.
Io seguo contento creator da anni che hanno la loro nicchia di fedeli con cui si mantengono facendo una vita modesta, senza imprese estreme, senza roba ultra clickbait o altro, ogni tanto organizzano escursioni, ogni tanto fanno guide, ogni tanto fanno corsi.

I social sono uno strumento, poi sta a ognuno scegliere come usarli. Poi dovete capire che YT, facebook, Instagram e compagnia bella sono aziende PUBBLICITARIE , quindi a loro giustamente non frega nulla della morale, della salute mentale e fisica della gente, dei video, delle foto, il loro obbiettivo è unicamente far vedere al più possibile numero di utenti targhettizzati le pubblicità.

Riguardo poi al fare sport "pericolosi" io cito sempre : "stanno meglio i topi in gabbia o i gatti che devono attraversare continuamente la strada?".
 

JKR

Biker superis
25/6/10
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canavese
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Propongo all'attenzione del forum, senza alcuna vena polemica, uno spunto di riflessione; se Vinny T (l'autore del salto di 31 metri di cui si parla in un altro topic) fosse deceduto o rimasto paralizzato nel tentativo avremmo commentato diversamente dalla morte di Andreas?
Giusto per confrontarci ed avere una vostra opinione, grazie
Ti dico la mia. Nelle pagine generaliste tipo notizia facebook su pagina ansa.it tutti commenterebbero allo stesso modo.
Però qui da rider dobbiamo analizzare la questione ammettendo che sono due cose diverse.

Personalmente non riesco a capire il fascino del fare sentieri "esposti", sempre personalmente capisco di più il gesto di Vinny T.

Sui social spesso vedo pubblicati video di sentieri con di lato un precipizio mortale. Sentieri a volte di per se facili, altre volte sentieri di per se difficili. Che siano facili o difficili perchè cercarli con un precipizio laterale?

Io faccio dirt e freeride da anni farò un esempio legato alla mia disciplina.

Fare un sentiero facile con l'esposto è come fare un salto da dirt piccolo tipo 3 metri senza fare trick ma mettendoci una vasca di coccodrilli in mezzo.
Fare un sentiero difficile con l'esposto è come fare un salto da dirt da 10 metri in backflip mettendoci una vasca di coccodrilli in mezzo.

Che tu faccia salti da 3m o da 10m perchè vuoi metterci dei coccodrilli in mezzo? Che tu faccia sentieri facili o difficili perchè li vai a cercare dove ci sono precipizi di lato?

Il precipizio di lato per me è come l'aggiunta di coccodrilli in mezzo ad un salto da dirt. Non apporta nulla alla tua performance tecnica se non un rischio aggiuntivo fine a se stesso.

Tornando a Vinny T (che è comunque un caso studio molto estremo) facendo un salto da 31 metri si accolla il pericolo intrinsenco e non svincolabile dal gesto tecnico estremo di fare un salto da 31metri. Non ci aggiunge coccodrilli, fiamme e spuntoni affilati nel mezzo. Se vuoi fare un salto da 31 metri quello è il rischio minimo, seppur enorme, che non puoi ridurre (se non con grandi fondi economici riempiendo di materassi e reti il gap prima dell'atterraggio ma di certo Vinny T non ha cercato di aumentarlo ulteriormente con i coccodrilli). Se ti piace fare sentieri tecnici e difficili cercandonteli con i precipizi di fianco è invece aggiungere un rischio in più rispetto al rischio intrinseco che già hanno i sentieri tecnici e difficili, perchè non limitarsi a cercare quei sentieri difficili e sfidanti ma senza precipizio di lato? Altro esempio: nelle gare di downhill mettono materassi sugli alberi più pericolosi o reti di sicurezza se a lato pista c'è un burrone, questo per non aggiungere rischi ulteriori rispetto a quello già intrinseco nel gesto tecnico di percorre piste nere da world cup.
 

vitamin

Biker velocissimus
22/10/07
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Milano
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YT Capra
ok. scegli di essere divisivo o provocatorio e allora non c'è da stupirsi che qualcuno poi vada a ricercare il post e scriva che il morto era un c......e che se le cercava...
Si, solo che irridere uno che è morto fa davvero schifo, per quanto mi riguarda oltre ogni possibile soglia di decenza
 

steve-U

Redazione
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Romagnano park
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La sostanza è la stessa: un gesto atletico fatto per lo sponsor/visiblità. Come dicevo in precedenza, se vuoi superare i tuoi limiti non c'è bisogno di filmare.

Quante volte abbiamo commentato la morte di un biker che si stava facendo un giro senza l'attenzione dei social? Un infarto, una caduta sfortunata, un fulmine. È una cosa ben diversa da quanto successo a Tonelli o dall'esperimento di Vinny-T. Senza nulla togliere che possono essere due persone meravigliose (non conosco nessuno dei due).
Chissà quante volte il gesto atletico è stato eseguito a videocamere spente, non in cerca di view ma per puro piacere personale.
Chissà quante volte il limite è stato raggiunto, o superato, senza che nessuno lo sapesse.
Chissà, non ci è dato saperlo proprio perchè forse, quelle videocamere erano spente.

Guardiamo una persona sui social e pensiamo di conoscerla, la giudichiamo per quello che vediamo, che è comunque filtrato dal nostro ego, dal nostro pensiero, dai nostri ideali, dalle nostre paure e finte certezze/sicurezze.

I social alimentano queste cose? Secondo me si, e tanto anche, ma non credo assolutamente che tutti facciano certe cose solo ed esclusivamente per le view, a maggior ragione conoscendo Andreas.

Algoritmo, view, like, follower e numeri, sono tossici e possono sicuramente alimentare e portare verso buchi neri che ti inghiottiscono, ma dietro a tutto ciò ci sono persone con ideali, passioni, esperienza e pensiero critico personale, non si può fare di tutta l'erba un fascio.
 

Claudiop77

Biker velocissimus
31/3/12
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Provincia di Bergamo
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Ti dico la mia. Nelle pagine generaliste tipo notizia facebook su pagina ansa.it tutti commenterebbero allo stesso modo.
Però qui da rider dobbiamo analizzare la questione ammettendo che sono due cose diverse.

Personalmente non riesco a capire il fascino del fare sentieri "esposti".

Sui social spesso vedo pubblicati video di sentieri con di lato un precipizio mortale. Sentieri a volte di per se facili, altre volte sentieri di per se difficili. Che siano facili o difficili perchè cercarli con un precipizio laterale?

Io faccio dirt e freeride da anni farò un esempio legato alla mia disciplina.

Fare un sentiero facile con l'esposto è come fare un salto da dirt piccolo tipo 3 metri senza fare trick ma mettendoci una vasca di coccodrilli in mezzo.
Fare un sentiero difficile con l'esposto è come fare un salto da dirt da 10 metri in backflip mettendoci una vasca di coccodrilli in mezzo.

Che tu faccia salti da 3m o da 10m perchè vuoi metterci dei coccodrilli in mezzo? Che tu faccia sentieri facili o difficili perchè li vai a cercare dove ci sono precipizi di lato?

Il precipizio di lato per me è come l'aggiunta di coccodrilli in mezzo ad un salto da dirt. Non apporta nulla alla tua performance tecnica se non un rischio aggiuntivo fine a se stesso.

Tornando a Vinny T (che è comunque un caso studio molto estremo) facendo un salto da 31 metri si accolla il pericolo intrinsenco e non svincolabile dal gesto tecnico estremo di fare un salto da 31metri. Non ci aggiunge coccodrilli, fiamme e spuntoni affilati nel mezzo. Se vuoi fare un salto da 31 metri quello è il rischio minimo, seppur enorme, che non puoi ridurre (se non con grandi fondi economici riempiendo di materassi e reti il gap prima dell'atterraggio ma di certo Vinny T non ha cercato di aumentarlo ulteriormente con i coccodrilli). Se ti piace fare sentieri tecnici e difficili cercandonteli con i precipizi di fianco è invece aggiungere un rischio in più rispetto al rischio intrinseco che già hanno i sentieri tecnici e difficili, perchè non limitarsi a cercare quei sentieri difficili e sfidanti ma senza precipizio di lato? Altro esempio: nelle gare di downhill mettono materassi sugli alberi più pericolosi o reti di sicurezza se a lato pista c'è un burrone, questo per non aggiungere rischi ulteriori rispetto a quello già intrinseco nel gesto tecnico di percorre piste nere da world cup.
Ti rispondo con il pensiero dei soci che frequento, è il fascino della montagna di andare dove nessuno è passato in MTB ecc.
Io sono un cagasotto e appena c'è dell'esposto scendo a piedi se non torno indietro, a me piace il tecnico ma in sicurezza, nel bosco in un trail un po' più largo dove se cado rimango al suo interno.
Poi magari domani mi stirano col la gravel nel tratto casa lavoro
 
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lorenzom89

Biker paradisiacus
23/10/10
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Ti dico la mia. Nelle pagine generaliste tipo notizia facebook su pagina ansa.it tutti commenterebbero allo stesso modo.
Però qui da rider dobbiamo analizzare la questione ammettendo che sono due cose diverse.

Personalmente non riesco a capire il fascino del fare sentieri "esposti", sempre personalmente capisco di più il gesto di Vinny T.

Sui social spesso vedo pubblicati video di sentieri con di lato un precipizio mortale. Sentieri a volte di per se facili, altre volte sentieri di per se difficili. Che siano facili o difficili perchè cercarli con un precipizio laterale?

Io faccio dirt e freeride da anni farò un esempio legato alla mia disciplina.

Fare un sentiero facile con l'esposto è come fare un salto da dirt piccolo tipo 3 metri senza fare trick ma mettendoci una vasca di coccodrilli in mezzo.
Fare un sentiero difficile con l'esposto è come fare un salto da dirt da 10 metri in backflip mettendoci una vasca di coccodrilli in mezzo.

Che tu faccia salti da 3m o da 10m perchè vuoi metterci dei coccodrilli in mezzo? Che tu faccia sentieri facili o difficili perchè li vai a cercare dove ci sono precipizi di lato?

Il precipizio di lato per me è come l'aggiunta di coccodrilli in mezzo ad un salto da dirt. Non apporta nulla alla tua performance tecnica se non un rischio aggiuntivo fine a se stesso.

Tornando a Vinny T (che è comunque un caso studio molto estremo) facendo un salto da 31 metri si accolla il pericolo intrinsenco e non svincolabile dal gesto tecnico estremo di fare un salto da 31metri. Non ci aggiunge coccodrilli, fiamme e spuntoni affilati nel mezzo. Se vuoi fare un salto da 31 metri quello è il rischio minimo, seppur enorme, che non puoi ridurre (se non con grandi fondi economici riempiendo di materassi e reti il gap prima dell'atterraggio ma di certo Vinny T non ha cercato di aumentarlo ulteriormente con i coccodrilli). Se ti piace fare sentieri tecnici e difficili cercandonteli con i precipizi di fianco è invece aggiungere un rischio in più rispetto al rischio intrinseco che già hanno i sentieri tecnici e difficili, perchè non limitarsi a cercare quei sentieri difficili e sfidanti ma senza precipizio di lato? Altro esempio: nelle gare di downhill mettono materassi sugli alberi più pericolosi o reti di sicurezza se a lato pista c'è un burrone, questo per non aggiungere rischi ulteriori rispetto a quello già intrinseco nel gesto tecnico di percorre piste nere da world cup.
La storia dei precipizi e dei coccodrilli non ha senso, ragionando così ti chiudi in una stanza piena di bambagia.

La stessa cosa vale quando guidi l'auto a 90km/h in qualsiasi strada statale e alla tua sinistra a 1 metro hai auto e camion che sfrecciano in senso opposto alla tua stessa velocità, in caso di sbandamento tuo o loro fai un frontale a 90+90 cioè 180km/h, vieni polverizzato.

Il rischio zero non esiste, in ogni cosa, ovvio che fare cose in cui il rischio è dello 0,00001% è diverso da fare cose in cui il rischio è dell'1%.
 

MIREK

Snail on Trail
22/9/14
1.930
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POLE TAIVAL
Chissà quante volte il gesto atletico è stato eseguito a videocamere spente, non in cerca di view ma per puro piacere personale.
Chissà quante volte il limite è stato raggiunto, o superato, senza che nessuno lo sapesse.
Chissà, non ci è dato saperlo proprio perchè forse, quelle videocamere erano spente.

Guardiamo una persona sui social e pensiamo di conoscerla, la giudichiamo per quello che vediamo, che è comunque filtrato dal nostro ego, dal nostro pensiero, dai nostri ideali, dalle nostre paure e finte certezze/sicurezze.

I social alimentano queste cose? Secondo me si, e tanto anche, ma non credo assolutamente che tutti facciano certe cose solo ed esclusivamente per le view, a maggior ragione conoscendo Andreas.

Algoritmo, view, like, follower e numeri, sono tossici e possono sicuramente alimentare e portare verso buchi neri che ti inghiottiscono, ma dietro a tutto ciò ci sono persone con ideali, passioni, esperienza e pensiero critico personale, non si può fare di tutta l'erba un fascio.
hai pienamente ragione

dal mio punto di vista (e sicuramente l'età e le genitorialità hanno un peso)
il problema non è fare o non fare cose al limite per le telecamere o senza

il problema è farle! mentre le fai devi sapere il rischio che corri e devi sapere che se tutto va male puoi finire con 2 ruote grandi e 2 piccole o peggio 2 metri sotto terra... lasciando le persone che ti amano e che hanno rispettato questa tua "voglie di estremo" a piangere per te.

vale per la persona migliore, altruista, simatica e intelligente come per il suo esatto contrario.
 

vitamin

Biker velocissimus
22/10/07
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nelle gare di downhill mettono materassi sugli alberi più pericolosi o reti di sicurezza se a lato pista c'è un burrone, questo per non aggiungere rischi ulteriori rispetto a quello già intrinseco nel gesto tecnico di percorre piste nere da world cup.
08072011656.jpg Porto un esempio pratico; questo è il famigerato passaggio delle passerelle della qualifica della Mega (che da diversi anni gli organizzatori hanno tolto dal tracciato); vi posso assicurare, avendolo fatto, che il 99% dei partecipanti (quindi anche i pro) nel punto indicato dalla freccia azzurra usavano le "scalette" per poi continuare a bassa velocità e copiare il drop.
Durante le ricognizioni del 2013 ho visto con i miei occhi Sam Blenkinsop arrivare a tutta dalle scalette superiori, usare il dente del masso sulla punta della freccia come kick e saltare fino ad oltre i materassi verdi.
La riflessione è questa: in quel caso non c'erano Gopro, social, ecc...,, lo ha fatto perché probabilmente sapeva di poterlo fare, oggi forse qualcuno sarebbe portato a farlo per poi postarlo e avere likes
 

VINS61

Biker poeticus
15/10/20
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GHEMME
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CANNODALE FLASH 29 SI
Ti rispondo con il pensiero dei soci che frequento, è il fascino della montagna di andare dove nessuno è passato in MTB ecc.
Io sono un cagasotto e appena c'è dell'esposto scendo a piedi se non torno indietro, a me piace il tecnico ma in sicurezza, nel bosco in un trail un po' più largo dove se cado rimango al sui interno.
Poi magari domani mi stirano col la gravel nel tratto casa lavoro
Ma guarda condivido il tuo punto di vista ogni uno ha i propri limiti , ho vissuto nell'arrampicata la voglia di salire slegato anche difficoltà alte per l'epoca , gli incidenti furono molto pochi ,il periodo lo faceva fare sembrava l'essenza di quello sport allo stato puro ...poi in parte si era rivisto il concetto per fortuna
Dopo il mio incidente in mtb per una caduta banale con tutte le protezioni nuove che stavo provando dove ho rischiato di rimanere tetraplegico quasi totale lesione midollare C3 c4 , ho capito che se si mette di mezzo la sfiga non c'è niente da fare -Tra l'altro in reparto con me ho visto chi è caduto con il parapendio ,in moto arrampicando e altri incidenti
bhe NESSUNO stava facendo nulla di estremo ...ma nessuno quindi ...ti fai male o peggio spesso quando la concentrazione è bassa
 

JKR

Biker superis
25/6/10
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canavese
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La storia dei precipizi e dei coccodrilli non ha senso, ragionando così ti chiudi in una stanza piena di bambagia.

La stessa cosa vale quando guidi l'auto a 90km/h in qualsiasi strada statale e alla tua sinistra a 1 metro hai auto e camion che sfrecciano in senso opposto alla tua stessa velocità, in caso di sbandamento tuo o loro fai un frontale a 90+90 cioè 180km/h, vieni polverizzato.

Il rischio zero non esiste, in ogni cosa, ovvio che fare cose in cui il rischio è dello 0,00001% è diverso da fare cose in cui il rischio è dell'1%.

Non ho detto di chiudersi in casa, anzi ho detto tutt'altro, ho detto addiriuttura che approvo il salto da 31m di VinnyT. Il ragionamento dei coccodrilli significa proprio che dato un certo rischio intrinseco di un gesto tecnico, altissimo nel caso di Vinny T, ma non è questo il punto, il punto è che non ci vai ad aggiungere un rischio ulteriore mettendo i coccodrilli.

Faccio dirt da anni e non ho mai pensato di mettere coccodrilli in mezzo ai gap, quindi credo nella teoria dei coccodrilli, eppure non mi sono mai chiuso in casa nella bambagia come tu dici farebbero tutti quelli che sposano la "teoria dei coccodrilli".


Faccio un altro esempio, sei uno che fai bike trial, ti sei allenato e sei in grado di percorre in equilibrio sulle ruote un tubo largo pochi cm posizionato a mezzo metro da terra. Perchè dovresti provare a percorrere lo stesso tubo posizionandolo a 20 metri d'altezza? Le skill richieste sono le stesse, in entrambi i casi dimostri di saper percorrere un tubo stretto, perchè aggiungere i coccodrilli? Piuttosto impara a percorre una corda sulle ruote sempre a mezzo metro d'altezza, migliori le tue skill invece di fare lo "stunt man" facendo una cosa che già sai fare ma aggiungendo coccodrilli e cerchi di fuoco.

Il commentatore medio di facebook direbbe invece di stare in casa nella bambagia e di non fare nulla, il mio ragionamento è invee quello di cercare di capire qual è un trade off sensato nella gestione del rischio.
 
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Matteo_Harlock

Biker superis
12/8/24
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Chissà quante volte il gesto atletico è stato eseguito a videocamere spente, non in cerca di view ma per puro piacere personale.
Chissà quante volte il limite è stato raggiunto, o superato, senza che nessuno lo sapesse.
Chissà, non ci è dato saperlo proprio perchè forse, quelle videocamere erano spente.

Guardiamo una persona sui social e pensiamo di conoscerla, la giudichiamo per quello che vediamo, che è comunque filtrato dal nostro ego, dal nostro pensiero, dai nostri ideali, dalle nostre paure e finte certezze/sicurezze.

I social alimentano queste cose? Secondo me si, e tanto anche, ma non credo assolutamente che tutti facciano certe cose solo ed esclusivamente per le view, a maggior ragione conoscendo Andreas.

Algoritmo, view, like, follower e numeri, sono tossici e possono sicuramente alimentare e portare verso buchi neri che ti inghiottiscono, ma dietro a tutto ciò ci sono persone con ideali, passioni, esperienza e pensiero critico personale, non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Questo scambio non depone a favore della sua capacità di essere indifferente all' "algoritmo", di non cercare views e riconoscimenti.
Parlo della sua risposta, non dell'ebetata che ha scritto Biker d'Acciaio
tonelli-jpg.692410


Credo di ricordare anch'io quel post IG divisivo.
Era un bel video di una raidata in Dolomiti, nemmeno troppo tecnica, un bel flow in ambiente spettacolare, in cui c'era un breve tratto di sentiero attrezzato con le bici in spalla.
La ferratina veniva fatta senza imbrago (e a ragione, era davvero elementare) e se non ci fosse stata nel video, nessuno avrebbe avuto davvero argomenti per dare ai protagonisti degli scapestrati,

Ma invece c'era, perchè fa figo, fa avventura, fa follower.

Bastava non metterla sul post pubblico e tenerla per se, e gli haters avrebbero avuto frecce spuntate. Ma invece c'era.
 
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lorenzom89

Biker paradisiacus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
Il commentatore medio di facebook direbbe invece di stare in casa nella bambagia e di non fare nulla, il mio ragionamento è quello di cercare di capire qual è un trade off sensato nella gestione del rischio.
Il trade off in senso assoluto secondo me non esiste, è relativo e personale.

Un classico esempio è il tourist trophy, tu puoi "tranquillamente" correre in moto a misano su una pista larga 10 metri con vie di fuga enormi e pochi rischi, oppure puoi correre all'isola di man tra muretti, case, alberi.
Idem con la barca, puoi navigare in adriatico o in mediterraneo i 3 mesi estivi o puoi farti il giro del mondo in solitaria senza assistenza (vendee globe che quest anno ha finito anche una ragazza francese di 23 anni!)
Che senso ha? Per alcuni nessuno, per altri è il senso della vita.

Per come la vedo io situazioni come tourist trophy, vendee globe o trail ninja e simili non sono disprezzo per la vita e negazione, tutt'altro! io li vedo come esaltazione della vita dando a essa il valore più alto possibile!

Chi sta 50 ore in ufficio e il weekend va al centro commerciale sì che disprezza la vita a mio modo di vedere!
 
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