Spunti, idee e riflessioni per far riaccendere la passione per la MTB pedalata

fear_factory84

Biker dantescus
19/4/21
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roma
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Mtb
Ad esempio nel tuo caso cosa mantiene attivo il gruppo? Tipo di uscite, eventi, vita sociale etc???
di solito serve qualcuno che organizza con regolarita' e che garantisce che i percorsi siano percorribili senza lunghi tratti di spingismo o nuotando nel fango. Un requisito e' che i percorsi siano panoramici... ma poi alla fine dei fatti i percorsi sono bene o male sempre quelli o varianti di essi dopo anni che li fai, alla fine i giri sono quelli!

Si usano strade sterrate, sentieri cai, mulattiere usate dai contadini locali....

Poi ci sono anche guide e organizzazioni che organizzano i giri (anche a pagamento):
 

Matteo_Harlock

Biker serius
12/8/24
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Alto Adige
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@Max.Massi infatti ho detto fin dall'inizio che XC è quello che soffre meno l'elettrificazione avendo come colonna portante il fattore sfida.
Ma AM /Enduro ha come base il fattore ludico del percorrere sentieri in discesa. Per cui se c'è qualcosa che toglie la noia della salita...

Per completare il quadro della discussione, non trascurerei il fattore culturale.
In Svizzera, in particolare nei Grigioni, si sta assistendo ad una inversione di tendenza, ad un ritorno alle bici muscolari.

Il motivo è presto detto: in quota avere una bici leggera è sempre un vantaggio e le parti di trasferimento noiose o gli arroccamenti impestati vengono accorciati con l'uso sapiente di treni/bus/impianti.
L'aspetto culturale riguarda proprio queste risorse: i bus hanno tutti il portabici, i treni il vagone dedicato, gli impianti trasportano tutti le mtb.
A quel punto, viene voglia di mollare il pachiderma.

Due esempi pratici:
il tour Glorenza-Val d'Uina-Scuol-S-charl-Pass da Costainas-Glorenza.
Se lo tracciate, vi verrà fuori una roba del genere:
88km e 2900 D+
1746521484268.png

Ma potete accorciare la risalita al passo da Costainas prendendo il postale da Scuol a S-charl, togliendo 15km e 800m.
Se poi ci mettete anche il transfer da Glorenza a Slingia, togliete altri 10km e 800m
Alla fine il giro diventa 60-65km e 1300D+
Tutta un'altra musica.

Altro esempio: l'anello del Pass Chaschauna.
Pontresina-Passo Bernina in treno e rientro Zuoz-Pontresina sempre in treno...
I 2000m D+ diventano poco più di 1000...
1746521944401.png
 

alekos

Biker novus
12/7/13
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Piemonte - Sardegna
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Scott Spark 930 - Kona Rove - Orbea Alma H30 - Scott Addict Gravel 40
Non si può: il tempo in cui la mtb era il frontino tuttofare con cui si andava all'avventura un pò ovunque, è finito. Oggidì la mtb è diventato in prevalenza uno sport più complesso e costoso, che si allontana sempre di più dal filone prettamente escursionistico da cui è nato. Una volta i gruppi di camminatori, tipicamente del CAI, erano un serbatoio ideale da cui attingere per mettere in piedi un attività, che veniva chiamata appunto cicloescursionismo. Ora l'immagine del biker e del percorso mtb "tipico", risultano meno attraenti per chi frequenta la montagna con un approccio più turistico/ambientale ed è disinteressato alla ricerca di adrenalina legata alla componente gravity, divenuta ormai irrinunciabile, per i praticanti appassionati, pochi o tanti che siano. Forse conviene puntare sui giovanissimi.
Mi aggancio a questo commento per due considerazioni:

1 - Aggregazione e situazione anagrafica. Sto frequentando un corso CAI di cicloescursionismo. Siamo in 18 e mi pare che la fascia di età dei partecipanti sia 35-70 con prevalenza dei 55-60enni. C'è qualcuno in ebike tra i più grandi. Non ho esperienza diretta riguardo le gite organizzate dalle varie sezioni ma a giudicare da quelle che abbiamo incrociato durante le lezioni mi pare che la situazione anagrafica sia simile. Da considerare che il CAI fa anche i corsi under 17 che a quanto mi dicono sono parecchio frequentati. Il CAI mi pare ancora un elemento di aggregazione forte, soprattutto per 50/60enni
Le bici dei compagni di corso sono "medie": c'è qualche Oiz Kashima ma anche spark in alluminio. La mia impressione è che la situazione sia in accordo col sondaggio presentato da @marco qualche giorno fa con un budget 1500-3000 salvo qualche eccezione, e lo stesso vale per gli accompagnatori

2 - Costo delle MTB. Io ho una Spark 930 e una Alma H30 (2023). La prima è migliore, ovvio, ma anche con la seconda riesco a fare dei bei giri e l'ho presa l'anno scorso con circa 800€. Secondo me sarebbe bene trasmettere che non è necessario l'ultimo ritrovato della tecnologia per fare questo sport e che pure con 800€ si può avere un mezzo utile per fare sentieri e non solo argini. Sarebbe utile se i siti specializzati si occupassero anche di recensire la fascia "affordable" per dare visibilità a questo concetto e dare un aiuto a chi si affaccia alla MTB e può permettersi bici economiche
 
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Andrea7576

Biker urlandum
8/2/23
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Ostra
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Cannondale Scalpel HT Carbon 3
di solito serve qualcuno che organizza con regolarita' e che garantisce che i percorsi siano percorribili senza lunghi tratti di spingismo o nuotando nel fango. Un requisito e' che i percorsi siano panoramici... ma poi alla fine dei fatti i percorsi sono bene o male sempre quelli o varianti di essi dopo anni che li fai, alla fine i giri sono quelli!

Si usano strade sterrate, sentieri cai, mulattiere usate dai contadini locali....

Poi ci sono anche guide e organizzazioni che organizzano i giri (anche a pagamento):

Situazione molto simile alla mia nelle Marche. I sentieri montani nella mia zona (prov. Ancona) tenuti bene sono pochi, e per il resto si parla più di esplorazione di sentieri semi-abbandonati, con tratti dove tocca spingere (tra vegetazione, fondo scavato dall'acqua con fossetti, frane, ecc...). Esco solo con un amico o da solo (siamo oramai cinquantenni) entrambi con un frontino (che ci permette di fare un po' tutto nei limiti della nostra incapacità :mrgreen:). Per il resto i conoscenti sono tutti "stradisti". Alcuni hanno la doppia bici e si riesce raramente a fare un'uscita di "gruppo" (4/5 persone...).
Un motivo di aggregazione che ci piace molto lo troviamo nelle cicloturistiche (oramai allargate anche a Gravel e ebike) che ogni tanto facciamo (sono sempre meno ogni anno che passa...) dove abbiamo l'opportunità di conoscere tanti "colleghi". Ecco, promuovere e pubblicizzare queste attività secondo me aiuterebbe molto al "movimento", anche perchè ho notato che suscita molta curiosità da parte della gente, abituata a vedere solo bdc.
Ma purtroppo serve organizzazione e capacità per fare questo, quindi le opportunità sono poche.
 

VinciTrail

Biker poeticus
29/5/18
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Tesero - Val di Fiemme
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Orbea OIZ M-Team
molti spunti interessanti e molti commenti in cui mi trovo d'accordo e vi dico anche la mia..

- come ho scritto altre volte, a mio parere il discorso costi è del tutto relativo. Ognuno spende secondo le proprie possibilità e (teoricamente) spende mosso da un interesse o da una passione. Come già scritto da altri sopra, ci sono i ragazzini che vanno in giro con Iphone da 1200/1400€, piuttosto che il 30/40enne che fà 3 viaggi all'anno (ma non a Rimini) e poi "piange" che è sempre senza soldi (ne conosco personalmente).
Indubbiamente il mercato bike (e tutto quello che gira attorno) ha prezzi fuori dal ragionevole, ma non lo reputo il problema principale.

- a mio parere, se ci sono le società sportive o le associazioni ciclistiche (e quindi stiamo parlando di volontari, di tessuto sociale se vogliamo) che riescono ad organizzare qualche evento e soprattutto puntare sui giovani e giovanissimi è già un bel passo avanti.
Ci vuole impegno (molto impegno e lo so per esperienza diretta) ma con un pò di volontà comune si riesce a creare un bel ambiente e qualche bella prospettiva futura. Che poi alcuni giovani mollino è fisiologico, ma ce ne sono tanti altri che rimangono

- tornare indietro ad una MTB "classica/escursionistica" secondo me ormai è impossibile.. l'ebike ormai ha preso decisamente il sopravvento. Con tutti i PRO (e oggettivamente ce ne sono parecchi) ed anche i CONTRO.
 

cessna

Biker extra
1/2/09
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Faenza
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Scott Spark 930
Situazione molto simile alla mia nelle Marche. I sentieri montani nella mia zona (prov. Ancona) tenuti bene sono pochi, e per il resto si parla più di esplorazione di sentieri semi-abbandonati, con tratti dove tocca spingere (tra vegetazione, fondo scavato dall'acqua con fossetti, frane, ecc...). Esco solo con un amico o da solo (siamo oramai cinquantenni) entrambi con un frontino (che ci permette di fare un po' tutto nei limiti della nostra incapacità :mrgreen:). Per il resto i conoscenti sono tutti "stradisti". Alcuni hanno la doppia bici e si riesce raramente a fare un'uscita di "gruppo" (4/5 persone...).
Un motivo di aggregazione che ci piace molto lo troviamo nelle cicloturistiche (oramai allargate anche a Gravel e ebike) che ogni tanto facciamo (sono sempre meno ogni anno che passa...) dove abbiamo l'opportunità di conoscere tanti "colleghi". Ecco, promuovere e pubblicizzare queste attività secondo me aiuterebbe molto al "movimento", anche perchè ho notato che suscita molta curiosità da parte della gente, abituata a vedere solo bdc.
Ma purtroppo serve organizzazione e capacità per fare questo, quindi le opportunità sono poche.
Anche in Romagna la situazione non è delle migliori. Ne parlavo proprio sabato col mio socio di uscite che il numero di persone che generalmente incontravamo almeno nei sentieri più battuti sta calando drasticamente. A parte che in molte zone i sentieri sono franati, altri li hanno vietati e altri si sono chiusi per i pochi passaggi se non si conosce un pò il territorio è facile imbattersi in avventure poco piacevoli se nn si sa esattamente dove si sta andando. E le zone più vocate al gravity sono frequentate al 99% da ebike. Io che adoro ancora un ciclismo muscolare di "avventura" mi sento un pò una mosca bianca. Qui da noi c'è però ancora tantissimo movimento delle bdc cosa che invece non avviene in ambito mtb.
Forse perchè la mtb, oltre alla capacità tecnica e all'allenamento prevede anche che tu debba avere una conoscenza di base del territorio e che se non la hai e non ti vuoi sbattere nemmeno un pò ad impararla non è che vai molto in là e sommando quanto detto sopra perde inevitabilmente di interesse. A parte che non so, oggi la gente se sta mezz'ora senza ricezione cellulare sembra impazzire...
 
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Andrea7576

Biker urlandum
8/2/23
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Ostra
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Cannondale Scalpel HT Carbon 3
Anche in Romagna la situazione non è delle migliori. Ne parlavo proprio sabato col mio socio di uscite che il numero di persone che generalmente incontravamo almeno nei sentieri più battuti sta calando drasticamente. A parte che in molte zone i sentieri sono franati, altri li hanno vietati e altri si sono chiusi per i pochi passaggi se non si conosce un pò il territorio è facile imbattersi in avventure poco piacevoli se nn si sa esattamente dove si sta andando. E le zone più vocate al gravity sono frequentate al 99% da ebike. Io che adoro ancora un ciclismo muscolare di "avventura" mi sento un pò una mosca bianca. Qui da noi c'è però ancora tantissimo movimento delle bdc cosa che invece non avviene in ambito mtb.
Forse perchè la mtb, oltre alla capacità tecnica e all'allenamento prevede anche che tu debba avere una conoscenza di base del territorio e che se non la hai e non ti vuoi sbattere nemmeno un pò ad impararla non è che vai molto in là e sommando quanto detto sopra perde inevitabilmente di interesse. A parte che non so, oggi la gente se sta mezz'ora senza ricezione cellulare sembra impazzire...

Noi siamo soliti mettere una "croce" virtuale in alcuni sentieri nel senso di non passarci più. :mrgreen:
Purtroppo da noi si passa da sentieri "popolari" a vere e proprie avventure.
Programmiamo tramite le heatmap di strava, e spesso rischiamo quelle piuttosto "chiare", ma la voglia di fare qualcosa di nuovo spesso prevale, facendoci rischiare. Da quando ho preso il Garmin 530 sono solito caricare i giri per nuove "esplorazioni in modo da evitare di perdersi.
In questo periodo la vegetazione crea ulteriori problemi, ed anche sentieri abbastanza praticati si chiudono in un attimo...
C'è anche il rischio animali. Due settimane fa credo di aver incontrato un paio di lupi su un sentiero conosciuto ma non molto praticato. Il mio amico che era davanti ha sentito un ringhio sotto una scarpata come se ne avesse spaventato uno, mentre sopra la scarpata (stavamo su un sentierino di mezzo metro sul fianco di un monte dentro un bosco), per 10/15 metri sentivamo correre "qualcosa" parallelo a 3/4 metri (mi sono concentrato sulla strada ma con la coda dell'occhio notavo il movimento tra l'alta vegetazione boschiva). Urlavo "via!" di continuo per cercare di far casino, e dopo un po' non l'ho sentito più. Mi sono cagato sotto... Probabilmente avevamo tagliato la strada al secondo lupo sopra la scarpata che seguiva quello che era già sotto.
 
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Marco Bau

Biker novus
30/4/25
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Parma
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Giant XTC Advanced 2017
Ciao a tutti, approfitto della bella discussione per scrivere il mio primo post nel form.
Anch'io penso che "non si torna più indietro": L'elettrico permette a più persone di fare, permette di fare di più, rende più piacevole (quasi tutto) quello che si fa. Ci sono anche motivi "psicologici" per cui il muscolare sta perdendo terreno: Vedere chicchessia senza allenamento che ti supera in salita mentre tu fai una fatica del diavolo ti porta inevitabilmente a pensare "ma che so' scemo io? Voglio l'elettrico!".
Concordo con fear_factory84 che ci si può divertire anche con bici economiche, purtroppo però la moda ed il mercato tendono a farti credere che non sia così od a farti sentire "sfigato" se prendi una seppur valida bici entry level.

Ciò che mi preoccupa è la "salute" di tutti quei posti che erano mete ambite, ben preservati, raggiungibili da pochi e per questo più "affascinanti" ma che ora sono invasi dalle e-mtb.

Personalmente mi piace la muscolare, mi piace fare fatica, mi piace poter dire "ce l'ho fatta da solo"... però spesso penso "sarei arrivato qui con ancora forza per godermi la discesa" oppure "se avessi l'elettrico proverei quel sentiero sconosciuto" od ancora "potrei arrivare in posti dove ora non arrivo"... comunque, per il momento, resto muscolare.

Ho con piacere regalato a mia moglie (che ha problemi fisici) una bici da trekking elettrica e con questa riesco a farle fare qualche giro e le piace molto, con la muscolare era impossibile. Le sue testuali parole pre-elettrico furono "Mi piace andare in bici, ma la fatica mi rovina la bellezza del viaggio".
Ora in salita si prende gioco di me! :pirletto::mrgreen:

Non ho suggerimenti particolari per rispondere al "domandone iniziale" su cosa si può fare per un ritorno al muscolare... potrebbe essere utile (ma anche meno inclusivo) creare gruppi, eventi "no E"... ma ho scoperto l'acqua calda (riscaldata con l'elettricità e non col gas, ovviamente!).
 
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Fermo80

Biker scrausissimus
4/5/22
2.811
1.721
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Brescia
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Scarsa
C'è anche da dire che, almeno da queste parti, per salire spesso ti becchi strade poderali dalle pendenze folli.
Per farle sulle tue gambe devi essere di livello più che alto, altrimenti o scendi e spingi (e du' palle quando a salire in bici ci metti più che a piedi...) oppure pensi sul serio che con l'elettrico se non altro la parte successiva del giro riesci a fartela.
Spesso, se il tuo scopo è semplicemente farti un giro in (più o meno) quota e non ti sogneresti mai di spallarti una bici su una cima ti ritrovi sospeso nel limbo di zone poco accessibili e/o troppo tecniche da una parte e giri fin troppo semplici e banali dall'altra.

La mia personale e limitata esperienza di escursionismo comunque dice che di gente in MTB in montagna ne ho sempre vista decisamente poca, e oggi ne vedo più che in passato.
Il vero boom è dato dalle e-MTB (e questo tra l'altro mi mette un po' in crisi quando mi chiedono info sulle difficoltà del sentiero che stanno affrontando, sono ancora del parere che se vedo uno in bici in certe zone è perché è un manico soprannaturale e quindi tendo a semplificare un po' :-))
 

cessna

Biker extra
1/2/09
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Faenza
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Scott Spark 930
Noi siamo soliti mettere una "croce" virtuale in alcuni sentieri nel senso di non passarci più. :mrgreen:
Purtroppo da noi si passa da sentieri "popolari" a vere e proprie avventure.
Programmiamo tramite le heatmap di strava, e spesso rischiamo quelle piuttosto "chiare", ma la voglia di fare qualcosa di nuovo spesso prevale, facendoci rischiare. Da quando ho preso il Garmin 530 sono solito caricare i giri per nuove "esplorazioni in modo da evitare di perdersi.
In questo periodo la vegetazione crea ulteriori problemi, ed anche sentieri abbastanza praticati si chiudono in un attimo...
C'è anche il rischio animali. Due settimane fa credo di aver incontrato un paio di lupi su un sentiero conosciuto ma non molto praticato. Il mio amico che era davanti ha sentito un ringhio sotto una scarpata come se ne avesse spaventato uno, mentre sopra la scarpata (stavamo su un sentierino di mezzo metro sul fianco di un monte dentro un bosco), per 10/15 metri sentivamo correre "qualcosa" parallelo a 3/4 metri (mi sono concentrato sulla strada ma con la coda dell'occhio notavo il movimento tra l'alta vegetazione boschiva). Urlavo "via!" di continuo per cercare di far casino, e dopo un po' non l'ho sentito più. Mi sono cagato sotto... Probabilmente avevamo tagliato la strada al secondo lupo sopra la scarpata che seguiva quello che era già sotto.
anche qui da noi. Lupi e cinghiali a manetta!:rock-it:
 

Max.Massi

Mtb Guide Sanremo
23/9/11
392
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Sanremo
www.mtbguidesanremo.it
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Cube
molti spunti interessanti e molti commenti in cui mi trovo d'accordo e vi dico anche la mia..

- come ho scritto altre volte, a mio parere il discorso costi è del tutto relativo. Ognuno spende secondo le proprie possibilità e (teoricamente) spende mosso da un interesse o da una passione. Come già scritto da altri sopra, ci sono i ragazzini che vanno in giro con Iphone da 1200/1400€, piuttosto che il 30/40enne che fà 3 viaggi all'anno (ma non a Rimini) e poi "piange" che è sempre senza soldi (ne conosco personalmente).
Indubbiamente il mercato bike (e tutto quello che gira attorno) ha prezzi fuori dal ragionevole, ma non lo reputo il problema principale.

- a mio parere, se ci sono le società sportive o le associazioni ciclistiche (e quindi stiamo parlando di volontari, di tessuto sociale se vogliamo) che riescono ad organizzare qualche evento e soprattutto puntare sui giovani e giovanissimi è già un bel passo avanti.
Ci vuole impegno (molto impegno e lo so per esperienza diretta) ma con un pò di volontà comune si riesce a creare un bel ambiente e qualche bella prospettiva futura. Che poi alcuni giovani mollino è fisiologico, ma ce ne sono tanti altri che rimangono

- tornare indietro ad una MTB "classica/escursionistica" secondo me ormai è impossibile.. l'ebike ormai ha preso decisamente il sopravvento. Con tutti i PRO (e oggettivamente ce ne sono parecchi) ed anche i CONTRO.
Il discorso associazioni purtroppo vede un tracollo netto da g6 a esordienti… ed arrivare agli allievi quasi zero... (parlo della zona mia:????:) questo anche a causa di divisioni eccessive E allenatori che puntano solo al più forte facendo abbandonare tutti gli Altri. Quindi è sicuramente utile un buon bacino di giovanissimi ma il crash del sistema avviene dopo:-(… in questo sarebbe fondamentale non creare divisioni con 10 società da 5 ragazzi…
 

Max.Massi

Mtb Guide Sanremo
23/9/11
392
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Sanremo
www.mtbguidesanremo.it
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Cube
Anche in Romagna la situazione non è delle migliori. Ne parlavo proprio sabato col mio socio di uscite che il numero di persone che generalmente incontravamo almeno nei sentieri più battuti sta calando drasticamente. A parte che in molte zone i sentieri sono franati, altri li hanno vietati e altri si sono chiusi per i pochi passaggi se non si conosce un pò il territorio è facile imbattersi in avventure poco piacevoli se nn si sa esattamente dove si sta andando. E le zone più vocate al gravity sono frequentate al 99% da ebike. Io che adoro ancora un ciclismo muscolare di "avventura" mi sento un pò una mosca bianca. Qui da noi c'è però ancora tantissimo movimento delle bdc cosa che invece non avviene in ambito mtb.
Forse perchè la mtb, oltre alla capacità tecnica e all'allenamento prevede anche che tu debba avere una conoscenza di base del territorio e che se non la hai e non ti vuoi sbattere nemmeno un pò ad impararla non è che vai molto in là e sommando quanto detto sopra perde inevitabilmente di interesse. A parte che non so, oggi la gente se sta mezz'ora senza ricezione cellulare sembra impazzire...
Mi dispiace sentire questo perchè l’Emilia Romagna è nota per i grandi gruppi e la Voglia di divertirsi tutti insieme :-(
 

Max.Massi

Mtb Guide Sanremo
23/9/11
392
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Sanremo
www.mtbguidesanremo.it
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Cube
C'è anche da dire che, almeno da queste parti, per salire spesso ti becchi strade poderali dalle pendenze folli.
Per farle sulle tue gambe devi essere di livello più che alto, altrimenti o scendi e spingi (e du' palle quando a salire in bici ci metti più che a piedi...) oppure pensi sul serio che con l'elettrico se non altro la parte successiva del giro riesci a fartela.
Spesso, se il tuo scopo è semplicemente farti un giro in (più o meno) quota e non ti sogneresti mai di spallarti una bici su una cima ti ritrovi sospeso nel limbo di zone poco accessibili e/o troppo tecniche da una parte e giri fin troppo semplici e banali dall'altra.

La mia personale e limitata esperienza di escursionismo comunque dice che di gente in MTB in montagna ne ho sempre vista decisamente poca, e oggi ne vedo più che in passato.
Il vero boom è dato dalle e-MTB (e questo tra l'altro mi mette un po' in crisi quando mi chiedono info sulle difficoltà del sentiero che stanno affrontando, sono ancora del parere che se vedo uno in bici in certe zone è perché è un manico soprannaturale e quindi tendo a semplificare un po' :-))
Certo senza allenamento non si ottiene niente. credo ad esempio sarebbe fondamentale non tirare il collo a chi sta iniziando e cercare di portarlo piano piano a livello degli altri (Ovvio non sempre, ma la persona si sentirebbe più parte del gruppo e sarebbe spinto a migliorare per continuare) cosa ne pensate?
 
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VinciTrail

Biker poeticus
29/5/18
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Orbea OIZ M-Team
Il discorso associazioni purtroppo vede un tracollo netto da g6 a esordienti… ed arrivare agli allievi quasi zero... (parlo della zona mia:????:) questo anche a causa di divisioni eccessive E allenatori che puntano solo al più forte facendo abbandonare tutti gli Altri. Quindi è sicuramente utile un buon bacino di giovanissimi ma il crash del sistema avviene dopo:-(in questo sarebbe fondamentale non creare divisioni con 10 società da 5 ragazzi
ah certamente!
Per quello parlavo di volontà "comune".

Qui in Trentino c'era un problema simile con le società sportive di sci.. ma alla fine si "rubavano" i ragazzi l'una con l'altra, fino a che alcune società sono sparite e si è ricominciato ad accorpare un pò la situazione. Altrimenti è un unitile dispersione di risorse, tempo, soldi e nel mezzo ci sono i ragazzi che mollano perchè gli passa la voglia.
 

andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Roma
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Giant Trance
Credo che il problema non sia tanto quello di riportare in auge la MTB non assistita, ma di riportare in auge il mountainbiking in generale. L'attività è in declino al di là delle specialità e dei mezzi adottati, e sta passando da sport popolare a sport di nicchia. Poi qualcuno, sia per condizione fisica, per condizioni esterne, per pigrizia, per preferenza o anche semplicemente per curiosità, utilizzerà una MTB a pedalata assistita, sempre o alternatamente. Saranno una percentuale su cui ha poco senso andare ad intervenire direttamente. Il problema è riportare molti in MTB, non andare a riconvertire qualcuno che va in bicicletta elettrica. Come giustamente dice Marco, tra chi va in bici elettrica ce ne sono molti che lo fanno perché non hanno la possibilità o la voglia di allenarsi, non sarà togliendogli l'elettrica che torneranno alla MTB tradizionale, anzi probabilmente si finirebbe con l'allontanarli del tutto.
Il problema che mi porrei è perché questo sport è in declino e come correggere la tendenza.
Le ragioni che mi vengono in mente sono le solite: prezzi, iperspecializzazione delle discipline, mancanza di attrattiva per i giovani e per le donne, scarsa offerta di sentieri agibili e servizi vicino alle grandi città e nelle località di villeggiatura, legislazione in vario grado ostile, mancanza di visibilità mediatica e non e magari tante altre.
Forse è proprio dai servizi, dalla visibilità e dall'accessibilità che si potrebbe ricominciare
 
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marco

Herr Kaleu
Membro dello Staff
Diretur
29/10/02
45.125
21.471
113
53
Monte Bar
www.mtb-mag.com
TC
KM Percorsi
Bike
Diverse
Forse è proprio dai servizi, dalla visibilità e dall'accessibilità che si potrebbe ricominciare

Se vai in posti come Finale o Paganella tutto ti viene in mente tranne che la MTB sia in crisi. Come dici tu, è proprio dai sentieri e dalle offerte per biker che bisogna iniziare. Invece di spendere soldi per la solita bardascia influenzata che fa il videino per tik tok e instagram, ci vorrebbe un po' di sostanza.
 
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Matteo_Harlock

Biker serius
12/8/24
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MTB
Mi sono perso un passaggio...
L'attività è in declino al di là delle specialità e dei mezzi adottati, e sta passando da sport popolare a sport di nicchia.

La MTB come sport è in crisi.
La eMTB come mezzo per potersi muovere su due ruote nelle aree vietate ai mezzi motorizzati, senza fare fatica, per massimizzare il divertimento senza lo sbattimento della componente fisica, NON è in crisi, ANZI.
Se Specialized offre una eBike allo stesso prezzo di una KTM890, e riesce a venderla, non è crisi.

Sempre per ampliare la discussione,
SECONDO ME, il fatto che la componente sportiva sia abbandonata preoccupa gli addetti ai lavori per una questione di sostenibilità di lungo periodo, non di resa economica nell'immediato. Chi si avvicina al mondo eMTB con il piglio del "consumatore", attirato dalla moda del momento e dalle grandi opportunità attuali dell'attività, con la stessa velocità si disaffezionerà quando queste possibilità verranno meno. Ovvero quando, inevitabilmente con l'aumento della frequentazione, i divieti alla circolazione sui sentieri verranno estesi e/o il legislatore deciderà di fare cassa di regolamentare per la sicurezza imponendo targa/RCA/patentini...
A quel punto probabilmente la gente si riverserà in massa sul Padel o qualsiasi altra idiozia possa far fare like su qualche social, e intere filiere di produzione che si erano dimensionate per certi volumi e certe rese economiche, andranno in crisi definitivamente.

Per dire, leggete questo "think tank"

I produttori che virtualmente si autoimpongono (inutilmente) dei limiti alle prestazioni di motori e batterie (prestazioni assurde che però il sopracitato pubblico vuole) per cercare di frenare l'aumento dei conflitti tra i vari utenti dell'outdoor (illusi).

Sappiamo già qual è l'esito inevitabile, in un mondo in cui esiste la Cina che produce qualunque cosa abbia una domanda, e cosa c'è in fondo alla china.
 

andy_g

Biker poeticus
27/4/06
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Mi sono perso un passaggio...


La MTB come sport è in crisi.
La eMTB come mezzo per potersi muovere su due ruote nelle aree vietate ai mezzi motorizzati, senza fare fatica, per massimizzare il divertimento senza lo sbattimento della componente fisica, NON è in crisi, ANZI.
Se Specialized offre una eBike allo stesso prezzo di una KTM890, e riesce a venderla, non è crisi.

Siamo alla solita polemica sul fatto che si possa o non si possa fare sport con una bici a pedalata assistita, ma io parlavo d'altro, e non parlavo neanche di crisi del mercato. Quindi sì, ti sei perso un passaggio: semplicemente a mio parere la causa della crisi della "MTB come sport" non ha nulla a che vedere con la eMTB.
 
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Matteo_Harlock

Biker serius
12/8/24
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MTB
Nessuna polemica. Solo una serie di conseguenze logiche.
All'inizio volevo scrivere:
La MTB/eMTB come sport è in crisi.
La MTB/eMTB come mezzo per potersi muovere su due ruote nelle aree vietate ai mezzi motorizzati, senza fare fatica, per massimizzare il divertimento senza lo sbattimento della componente fisica, NON è in crisi, ANZI.

Ma esiste una asimmetria:
con una MTB non è possibile, anche volendo, andare alla malga a mangiare la polenta senza fare fatica.
Quindi si dovrebbe scrivere:
La MTB/eMTB come sport è in crisi.
La eMTB come mezzo per potersi muovere su due ruote nelle aree vietate ai mezzi motorizzati, senza fare fatica, per massimizzare il divertimento senza lo sbattimento della componente fisica, NON è in crisi, ANZI.

Ma a questo punto interviene un'altra considerazione.
Quelli che prendono la eMTB per fare davvero sport, ovvero fanno una attività impegnata per usare pesantemente batteria biologica e finire completamente la batteria del mezzo, sono attualmente una minoranza degli utilizzatori. E questa minoranza è costante se non addirittura in crescita rispetto al numero di sportivi che abbandona la muscolare. Per cui dire che la eMTB sportiva è in crisi, sarebbe sbagliato, dato che le proiezioni danno uno scenario incoraggiante per il futuro.
Da cui se ne consegue che:
La MTB come sport è in crisi.
La eMTB come mezzo per potersi muovere su due ruote nelle aree vietate ai mezzi motorizzati, senza fare fatica, per massimizzare il divertimento senza lo sbattimento della componente fisica, NON è in crisi, ANZI.
 

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