Cambia qualcosa perché i calori specifici a pressione Cp e volume costante Cv sono leggermente diversi, la densità è leggermente diversa così come l'esponente k (che è il rapporto Cp/Cv) della equazione di stato che descrive, con buona approssimazione con la realtà, la trasformazione adiabatica che avviene durante la compressione/espansione del gas.
Cambia quindi un po' la curva di compressione, ora come ora non saprei dire se a favore o sfavore dell'azoto, dovrei fare i calcoli termodinamici.
Peraltro i valori sono molto simili, non fosse altro che per la composizione dell'aria che è 78% azoto e che quindi dell'azoto ne prende il 78% delle proprietà.
Se aggiungiamo che anche l'ossigeno è molto simile all'azoto per quanto attiene alle costanti suddette, ne salta fuori che l'unica vera differenza è la densità che differisce per 30 g ogni metro cubo, con l'azoto più leggero.
Ovvero, si risparmia qualche microgrammo in peso.
Eventualmente un po' di fastidio, con l'aria, lo potrebbe dare l'acqua che è sempre presente in miscela nell'aria atmosferica.
Magari non è il caso di gonfiare l'ammortizzatore in un giorno di nebbia pesante o di afa soffocante, l'ideale sarebbe farlo a -15°C in montagna con tempo perfettamente sereno e aria praticamente secca.
P.S.: che a nessuno venga in mente di adoperare l'ossigeno in sostituzione dell'azoto, l'ammortizzatore funzionerebbe "che è una bomba"
Non è uno scherzo, l'ossigeno puro a contatto con l'
olio lo fa incendiare all'istante!
Nella percentuale che lo si ritrova in composizione nell'atmosfera l'ossigeno è di nessuna influenza per le normali applicazioni.