Io penso che tu e Bikerciuc siate più fratelli di quanto possa sembrare.......
Che il sole splenda sempre sul vostro cammino
Che il sole splenda sempre sul vostro cammino
quotoqueste pillole di saggezza da un ragazzo ci fanno ben sperare.....forse non tutto è perduto
...oggi neanche mi accorgo di chi siede al mio fianco a rifugio e non provo alcun interesse per quali sono le motivazioni e le strade che l'hanno portato li, sono umanamente contento per lui se vivere la montagna, a modo suo, gli reca qualsivoglia sensazione piacevole, sono ancor più contento se nonsi esibisce in comportamenti lesivi per l'integrità del sistema.
la massa in montagna non distrugge niente che non sia già compromesso, visto ceh le vie più impervie rimarranno sempre al di fuori delle sue possibilità, in compenso può alimentare circoli virtuosi di investimenti finalizzati allo sviluppo locale di zone storicamente depresse in cui, è il caso di ricordarlo a chi dell'alienazione vede solo gli aspetti positivi, fino a qualche decade fa incesto ed eroina erano i passatempi preferiti.
non appartengo ad alcuna tribù e non ho fratelli neanche io ma ben mi guardo dal giudicare chi vive le proprie passioni in modo diverso dal mio.
pace e bene.
Tutto molto vero.
O abbastanza.
Se in uno stato di grazia dato dalla situazione unica e preziosa dovessi incrociare uno di quelli che hanno risposto, così come chiunque altro sia ben inteso, mi sentirei comunque defraudato del momento.
Voi direte che uno o 100 in più fanno la differenza. Vero. Ma per lo stesso motivo bisognerebbe "accettare" anche le sfumature che vi intercorrono.
Il Forum è pieno di argomentazioni a favore e contro; leggendole non si può fare a meno di dar ragione alle une e alle altre. Perchè non sviluppare i bike park nei luoghi già compromessi dagli impianti? Perchè, al contrario, non vietare in toto le bici dai sentieri? In fondo sono stati creati per i piedi e non per le ruote. Sulle carrarecce e stop! Ha una logica. Sinceramente quando vedo le immagini delle gesta epiche del buon Nonnocarb non posso fare a meno di pensare che LI' la bici non centra nulla! Ma QUANTO vorrei esserci anche io!!!
Ho una figlia ancora piccola. Mi auguro certamente che un domani scorrazzi per i monti con la bici. Per evitare tutto il pattume che purtroppo esiste per le città. Bene, se mi verrà a casa facendo "Yo, yo oggi vado con la crew a provare un nuovo drop" tornando dopo un paio d'ore sudata e scorticata... beh, ben vengano le crews che girano per i monti!
Modus in rebus!
vedi, io non voglio dire che non si debbano fare i "baikpark" o che la gente non debba andarci...dico che è profondamente sbagliato vendere la montagna come un circuito da motocross,da 'friraid' o comunque come un circuito e basta
sul fatto che la massa non sia d'impatto, permettimi, dissento. Prova a frequentare in estate la vetta di qualche frequentato monte, vedrai che ci saranno zone "ammorbate" dalla puzza di piscio come i sottopassi della metro o i cessi della stazione...e sono ancora buono perchè tutto sommato è roba organica e biodegradabile...con al massimo qualche traccia di cocaina qua e là.
L'economia invernale degli impianti porta soldi, benvenuta entro i limiti in cui gli impianti occupano una parte della montagna. Se però inneschiamo un ragionamento per cui più impianti=più clienti=più soldi tutto si ridurrà a un centro commerciale d'alta quota.
Le scelte sul futuro turistico di una o più valli non possono e non devono essere miopi o avide.
Un'offerta di qualità porterà gente di qualità...l'educare il pubblico a voler spendere un 'cicinin' di fatica per raggiungere qualcosa educherà al rispetto meglio di qualsiasi cartello posto allo sbarco dell'ovovia.
mia opinione.
L'economia invernale degli impianti porta soldi, benvenuta entro i limiti in cui gli impianti occupano una parte della montagna. Se però inneschiamo un ragionamento per cui più impianti=più clienti=più soldi tutto si ridurrà a un centro commerciale d'alta quota.
Le scelte sul futuro turistico di una o più valli non possono e non devono essere miopi o avide.
Un'offerta di qualità porterà gente di qualità...l'educare il pubblico a voler spendere un 'cicinin' di fatica per raggiungere qualcosa educherà al rispetto meglio di qualsiasi cartello posto allo sbarco dell'ovovia.
mia opinione.
l'errore sta nel pensare e promuovere lo sviluppo del turismo estivo nelle vallate esclusivamente in funzione del funzionamento degli impianti, la facilità richiama il numero ma il numero richiamato andrà su in funzione della facilità e, alla fine, la distinzione tra la località A, quella B e un qualsiasi altro posto nel mondo sarà esclusivamente data dalla distanza, dalla convenienza e dalla difficoltà dei percorsi. La montagna così diventa globale, perde le sue peculiarità territoriali e culturali ed il patrimonio etnologico va a farsi fottere...e la vita mi ha insegnato che chi non ha radici e non sa da dove viene difficilmente potrà avere un'idea di dove andare.
purtoppo quest'esempio mi ricorda esattamente quanto è accaduto da queste parti, ove l'identità di popolo montano se n'è andata già da un bel po', e si sono perseguiti obiettivi di omologazione alla pianura.
Svendere il territorio per realizzare una quantità inverosimile di seconde case ed ospitare i cittadini in cerca di una realtà analoga alla propria, ma solo in contesto diverso, è stata quindi cosa automatica.
Non sto qui ad elencare le conseguenze di questa scelta, che di certo ha fortemente condizionato lo sviluppo conseguente della valle..., ma è chiaro che denota una scarsa consapevolezza quantomeno dei valori del territorio...
Chiaramente l'identità non si è ancora recuperata e ancora oggi si va avanti, imperterriti, per questa dannosa strada.
Detto ciò questo in effetti non stupisce..
Non chiamatemi fratello, non sono della tribù!
Ovvero confessioni occidentali di un biker controcorrente
Sono un ribelle, un miscredente, un misantropo, un estremista.........
........E vero che infondo andiamo tutti in bicicletta, ma nessuno mi chiami fratello, non sono della tribù.
Vostro
Bikerciuc