Discorso condivisibile il tuo. Ma il test dimostra che la bici è uguale, soprattutto in salita. 40" su quasi un'ora di salita, nulla.
Quindi il tema proposto da Marco è al contrario: perché dovrei scegliere una bici che mi limita in discesa se tanto poi in salita vado uguale?
Perché, come dicevo appunto, secondo me il senso non lo si percepisce tanto cercando il segmento o il campo di utilizzo in cui questo mezzo eccelle tecnicamente, è il classico caso in cui dovrebbe risultare chiaro cosa si intende quando si dice che le aziende di successo sono quelle che sono capaci di guardare ai clienti e non ai prodotti.
Io credo di afferrare di più il senso della gravel quando mi chiedi cosa vuole chi la usa, non a cosa serve il mezzo: farmi una girata in compagnia e rilassarmi, cercando di astrarmi un po' dal contesto urbano.
Nei trasferimenti su asfalto è meno noiosa (o percepita come tale) rispetto ad una MTB, ed è meno noiosa di una BDC perché mi permette di andare dove una BDC non va. Se poi devo scegliermi i sentieri in modo che non siano troppo accidentati o troppo impegnativi, va bene tanto alla fine era quello che volevo anche prima che mi proponessero una gravel: anche prima non volevo nè fare il tempone, nè spremere troppa gamba in salita, nè spremere troppa adrenalina in discesa.
Poi è chiaro che in tante situazioni ci si ritroverà a fare un pezzo che con la MTB sarebbe stato un pochino più confortevole o uno che con la BDC sarebbe filato via ancora meglio, ma amen tanto nel complesso l'esperienza è stata appagante.
E poi diciamocelo: le gravel sono anche bici abbastanza fighe da vedere, con tutto che l'estetica è una questione personale e ognuno dica pure la sua, secondo me cercano di prendere il meglio dai due mondi e in tanti casi ottengono un risultato appagante.
Chi si impegna e si migliora in una determinata disciplina fa abbastanza fatica a capire le ragioni e il gusto di chi preferisce fare (o rimanere) un passettino indietro, pur senza staccarsi da tale disciplina. Eppure alla fine mi sembra di capire che i secondi siano la maggioranza, in moltissimi contesti. Sono quelli che si impegnano per "andare a fondo" su una cosa in particolare ad avere un punto di vista "particolare"