Principi fisiologici dello stretching.
Chi non conosce almeno due o tre esercizi di stretching alzi la mano. Ma chi conosce lesatta metodica dallungamento si faccia avanti.
Fare stretching può essere di giovamento, ma può anche danneggiarvi. Stirarsi regolarmente e in maniera appropriata vi servirà per evitare tensioni muscolari e infortuni
Purtroppo però pochi ne conoscono le implicazioni fisiologico-muscolari.
Lo stretching è la più attuale e moderna espressione dellesercizio fisico, nata in America ma diffusa poi, in brevissimo tempo, in tutto il mondo.
Nel lontano 68 Bob Anderson, uno dei padri dello stretching moderno, iniziò ad elaborare un programma dallenamento fisico con cui sperimentò i benefici dellallungamento muscolare.
Dopo alcuni anni desercitazione, mise a punto un corso completo di questa disciplina che iniziò ad insegnare con risultati sorprendenti.
Preparò in quegli anni programmi dallungamento per squadre come football americano, basket, hockey, nuoto, atletica, golf, baseball ecc..
Perché allungarsi.
Lallungamento dovrebbe essere parte integrante della vita quotidiana, ha un effetto rilassante sulla mente e detensivo per tutta la muscolatura.
Inoltre lattività fisica tende, a seconda della disciplina sportiva praticata, ad irrobustire alcuni distretti muscolari rispetto ad altri. Tanto più sono allenati quanto più sono tonici ma contratti. Eseguire quindi un adeguato programma di stretching non solo favorisce un miglioramento del rilassamento generale ma migliora lefficacia muscolare nel gesto atletico e quindi nel rendimento.
I benefici dello stretching.
- Diminuisce la tensione muscolare e favorisce la sensazione di rilassamento del corpo.
- Favorisce la coordinazione permettendo maggiore libertà e facilità nellesecuzione di movimenti.
- Migliora lespressione di forza.
- Incrementa le capacità di movimento.
- Previene gli infortuni da strappo muscolare (allenatori e fisioterapisti sono concordi nellaffermare la sua importanza nella prevenzione degli infortuni di carattere muscolo-tendineo).
- Rende più facile praticare attività impegnative come la corsa, lo sci, il tennis, il nuoto, il ciclismo.
- Sviluppa la consapevolezza del proprio corpo (può essere considerata unattività propriocettiva).
- Favorisce la circolazione periferica.
Come allungarsi.
I° fase: cercare una tensione facile da mantenere per una decina di secondi senza molleggio fino ad arrivare ad una tensione media. A questo punto la sensazione di tensione dovrebbe diminuire pur mantenendo la posizione; questa è la tensione che prepara alla fase di sviluppo.
II° fase la tensione di sviluppo è conseguente e deve essere forzata e mantenuta per altri 15 circa, in modo statico senza molleggiare. Da questa fase si ottiene lo sviluppo e laumento della flessibilità. Non si deve sentire dolore ma solamente tensione.
III° fase una volta esaurita la seconda fase vi sarà il momento di rilascio che non deve essere brusca ma accompagnata in modo graduale per ritornare alla posizione originaria.
I principi dello stretching.
Essere costanti: i benefici provengono da una quotidiana applicazione. La tensione che si crea a livello muscolare, con molta attività fisica o con nessuna, non può andare via in poche settimane ma va allenata come una qualsiasi qualità fisica.
Non competete con il vostro compagno. La flessibilità è una qualità personale e quindi non confrontabile, se non con se stessi.
La flessibilità è variabile: varia con le giornate a seconda del clima, della temperatura, dellora, della nostra condizione fisica e psicologica è quindi un ottimo termometro di come stiamo.
Quando farlo.
Lallungamento può essere eseguito prima o dopo unattività sportiva oppure come attività a se stante.
Prima dell'allenamento: é chiaro che prima di eseguire lallenamento i muscoli sono ancora freddi è quindi consigliabile eseguire dello stretching in forma molta leggera, tanto da ravvivare la circolazione.
Durante l'allenamento: il momento più propizio è sicuramente dopo il riscaldamento e prima del training perché è in questa fase che si hanno le condizioni migliori per avere un miglioramento della flessibilità e detendere la muscolatura in vista di uno stress importante.
Dopo l'allenamento: in questa fase non deve essere inteso come attività per il miglioramento della flessibilità, bensì come pratica detensiva atta a riportare allo stato di quiete la muscolatura.
[fonte: Scuola Maestri di MTB - amibike]